Daniele Berna: malato di Sla sceglie la sedazione e la morte. “Finisce la mia non vita”

Sesto Fiorentino, la storia dell’uomo a cui era stata diagnosticata la malattia

Daniele Berna
Daniele Berna

Sesto Fiorentino (Firenze), 10 marzo 2023 – Si è spento a Sesto Fiorentino (Firenze), dopo una sedazione palliativa profonda e aver interrotto la ventilazione forzata, Daniele Berna, malato di Sla che ha così deciso di «mettere fine a questa mia non vita».

Lo riporta l'edizione fiorentina de La Repubblica, a cui Berna aveva più volte scritto messaggi, e dalle cui pagine aveva condotto, vincendola, la sua battaglia per ottenere la fisioterapia domiciliare nel novembre 2021.

La sua vita, fino a ottobre 2019, era quella di un manager nel settore degli impianti dentali, poi erano arrivati i primi sintomi e aveva scoperto a giugno 2020 di avere la Sclerosi laterale amiotrofica che gli aveva tolto la capacità di parlare e muoversi in autonomia.

«Dopo l'intervento della tracheostomia ho fatto un percorso sulla base della legge 219 del 2017, per poter interrompere la terapia della ventilazione forzata - ha scritto in uno degli ultimi messaggi -. Domani le cure palliative dell'Asl saranno a casa mia. Sono arrivato alla conclusione di farlo perché è importante secondo me mantenere una dignità di vita, che questa malattia ti porta via giorno dopo giorno. Ho anticipato la fine della malattia e sento di aver vinto sulla Sla».

La legge 217/2019 prevede che il paziente possa decidere e lasciare scritto cosa vuole, o non vuole, nel caso non sia più in grado di intendere e di volere. Sapendo di avere una patologia e quale sarà l'esito, la persona concorda coi medici curanti come vuole gestire le fasi finali della malattia: tra queste possibilità, nella Sla, si può scegliere di essere attaccati a un ventilatore o interrompere la ventilazione forzata, rifiutando il trattamento sanitario come previsto dall'articolo 32 della Costituzione.

«Non si ha a che fare con l'eutanasia - spiega Piero Morino, ex direttore Cure palliative di Asl Toscana centro -.Il paziente con Sla ha tutti i diritti di sospendere la ventilazione ed essere addormentato, e sospendere un trattamento che per lui è vitale».