
Non è solo una questione di cifre e non conta quindi il valore commerciale degli oggetti in vendita. Quando si parla di Ponte Vecchio, dai Medici in giù, c’è sempre di mezzo la tradizione. Quella che sfiora le botteghe degli orafi è una delle passeggiate più preziose, è il caso di dirlo, al mondo. E questo spiega come mai la vetrina del nuovo negozio di Graziella Braccialini, che in vetrina espone anche borse, ha finito col creare mugugni e imbarazzi fra i vicini di bottega che sono arrivati fino in Palazzo Vecchio. "Ma come – ha tuonato ieri in consiglio comunale durante il question time il capogruppo della Lega Federico Bussolin – se è stata concessa una deroga in questo modo è stata cancellata la tradizione orafa. Altrimenti vuol dire Il regolamento Unesco, così come è stato concepito, è troppo ambiguo e non rispetta la nostra storia: non basta impreziosire un oggetto per farne parte".
La replica che arriva dalla direzione attività commerciali che fa capo all’assessorato guidato da Federico Gianassi, però è precisa: "Il regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico, il cosiddetto regolamento Unesco, proprio in virtù della storica specificità ricordata dal consigliere prevede all’articolo 8 comma 1 che sul Ponte Vecchio è vietata la somministrazione di alimenti e bevande ed è ammesso solo il commercio di generi di oggetti preziosi, orologi, oggetti d’arte, cose antiche, articoli d’antiquariato articoli di numismatica e filatelia. L’amministrazione non ha concesso alla società in questione alcun permesso in deroga al regolamento Unesco e l’attività in oggetto è stata avviata a seguito di Scia nella quale la società ha espressamente dichiarato di essere consapevole delle limitazioni dell’articolo 8 e ha specificato che l’attività esercitata è quella di commercio di oggetti preziosi".
Una spiegazione che non placa il consigliere della Lega: "Le borse sono borse" conclude e rimanda al prossimo futuro per l’evolversi della situazione. In ogni caso da Palazzo Vecchio arriva una ulteriore specifica: toccherà alla polizia municipale che ha il compito di vigilare sul rispetto dei regolamenti – fa sapere l’assessore Stefano Giorgetti – fare via via tutte le verifiche necessarie perchè le norme non siano violate.
Pa.Fi.