Firenze, 8 maggio 2023 - "Se una persona ha fame, il modo migliore per aiutarla è dargli una canna da pesca. E insegnargli a pescare". La filosofia di Alfredo Bartelletti, 62 anni imprenditore versiliese, titolare della Blt Italia di Lido di Camaiore e membro del Rotary Club Viareggio Versilia, è stata sempre questa. Così quando ha letto sulle pagine de La Nazione l’appello di Youssef Ghaffari, 25 anni, che da due settimane vive in una tenda in viale Corsica, dietro la stazione fiorentina di Rifredi dopo aver perso il lavoro, non ci ha pensato due volte. "Sono rimasto molto colpito dall’appello del giovane – racconta – e nella nostra piccola azienda potremmo avere la possibilità di offrirgli un lavoro come programmatore".
Sì, perché dietro la sofferenza, la tenda e il lavoro da rider a cui il 25enne si è aggrappato, c’è un curriculum di tutto rispetto proprio da informatico: a 19 anni ha fatto l’agente di viaggio in Polonia e, due anni dopo, ha lavorato in Germania come programmatore per un’azienda produttrice di auto. Infine il ritorno in Italia, a La Spezia, un altro impiego da programmatore, poi cessato da poco. E ora la strada. "La nostra azienda – spiega Bartelletti – si occupa di apparecchiature televisive e infrastrutture per la trasmissione. L’azienda è stata fondata da mio padre Leonardo, nel 1959, abbiamo una decina di dipendenti e prediligiamo i rapporti ’a filiera corta’: lavorare sul territorio, con ditte e fornitori locali".
Ma anche persone e dipendenti preparati, come potrebbe esserlo Youssef. "Siamo disponibili a contattarlo per un colloquio di lavoro". Nel corso degli anni, Blt ha collaborato con molte realtà del settore televisivo: Philips, Thomson Csf, Sony, Hp, Elsag, Magneti Marelli, Sip/Telecom-Italia, Rai tv, Bell & Howell, Fininvest/Mediaset. Oggi il cuore della produzione è la realizzazione di media server fino alla produzione tv ‘over the cloud. "Siamo una delle poche aziende a produrre la tecnologia Var. E un programmatore come Youssef potrebbe essere una figura ricercata".
Per il 25enne invece potrebbe essere l’occasione per volare più in alto del precipizio dove il destino ha provato a spingerlo. Lì a un passo dalla stazione di Rifredi. Dove forse il treno della vita sta passando davvero.