Da dietro le sbarre con gli occhi di chi vi entra Ne parliamo con Linda, volontaria di Vol.a.re

"Dovrebbe rappresentare un’occasione per riabilitarsi. Ma non sempre avviene".

Da dietro le sbarre con gli occhi di chi vi entra  Ne parliamo con Linda, volontaria di Vol.a.re

Da dietro le sbarre con gli occhi di chi vi entra Ne parliamo con Linda, volontaria di Vol.a.re

Abbiamo incontrato Linda una volontaria dell’associazione Vol.a.re (Volontari ai reclusi): ci ha parlato della sua attività e di come vivono i carcerati.

Come si vive in un carcere?

"La vita in carcere è molto dura: gli spazi sono ristretti e poco accoglienti. I carcerati, in genere, condividono la cella in due o più persone e la privacy è quasi inesistente".

Cosa avviene all’interno?

"Il carcere dovrebbe aiutare le persone che hanno commesso errori a ricostruire la loro esistenza magari imparando un lavoro o rendendosi utili per la società dopo aver scontato la pena. In realtà, spesso questo non accade per problemi di organizzazione e sovraffollamento. In più, la riuscita della riabilitazione può dipendere anche dalla tipologia di detenuto con cui si divide la cella".

Come si comportano i carcerati?

"Il comportamento dei carcerati varia a seconda delle persone e della loro storia ed è influenzato dall’ambiente circostante".

Quante guardie ci sono per ogni cella?

"In genere nei carceri sono presenti due guardie per piano, ma oggi la sorveglianza è lasciata sempre di più alla tecnologia e le guardie intervengono in base al bisogno registrato dalle telecamere"

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