Cyberbullismo: "Una legge ci tutela, ma è poco conosciuta"

L'avvocato Paolo Russo, presidente di Contrajus, commenta gli episodi di bullismo in Toscana. E spiega come difendersi

Avvocato Paolo Russo, presidente di Contrajus

Avvocato Paolo Russo, presidente di Contrajus

Firenze, 7 giugno 2022 - Bullismo, baby gang, vendette tra giovanissimi: sono sempre più gli articoli di cronaca, anche sul nostro giornale e nel nostro territorio, che riportano di aggressioni spesso organizzate e continuative tra ragazzi ancora in età. Un fenomeno che sembra aumentato dopo il lockdown e che è sempre più aggressivo e preoccupante. Contro il bullismo e il cyberbullismo la migliore arma è la prevenzione: ne è sicuro anche l’avvocato Paolo Russo che come legale segue numerosi ragazzi vittime di bulli, ma come presidente nazionale dell’associazione giuridica nazionale Contrajus si occupa proprio di sensibilizzare sui danni alla persona. "Nella nostra Regione stiamo recentemente assistendo ad una costante e drammatica escalation di crimini, atti di vandalismo e violenze perpetrate da minori, a danno di coetanei, ma anche di adulti - conferma l'avvocato -. Casi alquanto gravi sono stati segnalati in questi primi mesi del 2022, a Firenze, a Campi Bisenzio, a Pietrasanta, a Siena. Minori aggrediti e rapinati da coetanei ubriachi, da soli o supportati dal “branco”, a fomentarne il proposito criminoso. Scontri e battaglie tra gruppi di ragazzini e rese dei conti fissate sui social. Un giovane straniero disabile aggredito e picchiato da cinque minori, con diffusione del video sul web per vantarsi di quanto fatto. Ragazzine che, in centro città e in pieno giorno, si divertivano a picchiare coetanee: vere e proprie “baby gang” al femminile, con tanto di chat creata per far circolare i filmati dei pestaggi".

Sono reati, sottolinea il presidente di Contrajus, "di una gravità inaudita e le ipotesi sono pesanti: tra le altre, atti persecutori, lesioni, minacce, furto, rapina. A fronte di essi sono scattate, doverose, denunce e indagini da parte delle forze dell’ordine, nonchè arresti e sottoposizioni a custodie cautelari". Anche gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono sempre più diffusi, ricorda l'avvocato Russo. "Appare sempre più improrogabile attivare efficaci strategie di prevenzione del disagio giovanile, a supporto della scuola, delle famiglie e delle agenzie educative in genere, e contribuire a rendere i ragazzi (troppo spesso attratti da modelli discutibili proiettati sul consumismo e sul guadagno facile) consapevoli del disvalore di tali condotte e delle conseguenze, anche giuridiche, delle loro azioni. E’ bene rammentare che se la responsabilità penale è personale, e rispondono delle proprie condotte i minori autori dei reati a partire dai 14 anni di età, sul piano civile la responsabilità grava anche sui genitori, obbligati ad assicurare una buona educazione dei figli, e su coloro che devono vigilare su di essi (scuola, società sportive ecc.) nel tempo in cui sono loro affidati". A livello normativo ci si può tutelare con la legge proposota dalla senatrice Elena Ferrara: per prima in Europa, la 71/17 dà alle vittime uno strumento: "si può chiedere al gestore di una pagina web di eliminare entro 48 ore un elemento virtuale offensivo. Se non accade, si può presentare una seconda istanza al garante della privacy: si prodigherà perché venga cancellato in 48 ore”. E' uno strumento che è poco conosciuto e Contrajus ha tra i suoi obiettivo "andare nelle scuole per parlare e sensibilizzare ragazzi e docenti nella prevenzione del bullismo, invitandoli a fare passaparola per far conoscere questa importante opportunità”.  

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