"Crisi alle spalle, ora assumiamo". L’innovazione premia Piandivallico

L’azienda "Mondo Verde" sta puntando su prodotti che hanno mercato di livello internazionale.

"Crisi alle spalle, ora assumiamo". L’innovazione premia Piandivallico

"Crisi alle spalle, ora assumiamo". L’innovazione premia Piandivallico

L’azienda era fallita, senza prospettive per i dipendenti. Poi l’acquisto del ramo d’azienda e il salvataggio da parte di due imprenditori, i fratelli Mela. Ora "Mondo verde" è tornata a produrre e ha ripreso ad assumere. Una buona notizia, per il distretto industriale di Pianvallico. E quel che è più importante, è che la ditta sta puntando su nuovi prodotti, alcuni dei quali potrebbero avere, per la loro unicità, interessanti sbocchi sui mercati internazionali e nazionali. Come l’acquagel, un’acqua gelificata che consente di ’dissetare’ le piante, senza necessità di annaffiare per un mese intero. "In Francia ne hanno acquistati 400mila pezzi di recente - dice Mario Salucci, direttore generale –. E’ un prodotto che risolve in modo naturale, senza impatti ambientali, il problema della carenza d’acqua dando la possibilità di notevoli risparmi idrici".

Altro prodotto su cui l’azienda sta puntando, e per il quale ha già avviato sperimentazioni con esito positivo, è lo "Scoot 4.0", una sorta di "dissuasore" per gli animali selvatici. Si tratta di un repellente naturale pensato dapprima per tenere lontani cani, gatti e volatili, talpe e roditori, che è stato rafforzato ed è ora in grado di tener lontani i cinghiali, oppure in altra versione addirittura gli orsi (il prodotto è commercializzato in particolare in Romania).

"E’ la soluzione al problema degli animali selvatici che devastano le colture", dice Salucci. Come funziona? "Intorno alla coltura va fatta una fascia larga circa 10 metri: il prodotto, che è assolutamente innocuo, e utilizzabile anche in agricoltura biologica, va sciolto in acqua e versato nel suolo. E per 20 giorni non passa nessuno". Unico problema è che quando piove, il prodotto va nuovamente reso. "Ma anche le recinzioni elettriche – nota il direttore - sono onerose per l’acquisto e l’installazione e richiedono interventi di manutenzione".

L’azienda, rinata a inizio anno, ora guarda al futuro con fiducia: "L’anno prossimo – conclude – pensiamo di assumere venti persone. E contiamo di giungere a cinquanta dipendenti".

Paolo Guidotti