Cresce la biblioteca gestita dal popolo

A Monsanto più spazi per organizzare incontri e dedicarsi alla lettura. Una stanza anche per meditare

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Cresce la piccola biblioteca di campagna di Monsanto: più libri e spazi, opportunità e servizi di prossimità con due sale di lettura, una sala conferenze per incontri ed eventi, un ufficio per la gestione tecnologica ed amministrativa della struttura, e una stanza per il silenzio, ovvero destinata alle attività di meditazione e alla cultura interreligiosa.

Gli spazi sono stati ottenuti dalla ristrutturazione dei locali adiacenti alla chiesa di San Ruffignano, lavori sostenuti dalla comunità dove la biblioteca monsantina nacque più di dieci anni fa. L’opera, che ha visto interventi privati, forme di sponsorizzazioni e numerose donazioni da parte dei cittadini, è stata inaugurata durante una festa organizzata dalla parrocchia di San Ruffignano alla quale ha partecipato il cadinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Che poi ha visitato la struttura col parroco di Monsanto don Alfredo Jacopozzi, la pediatra Maria Tolu, una delle cittadine residenti nel borgo che ideò la creazione dello spazio bibliotecario e alcuni abitanti fra i più attivi della frazione come Franco Messini, Paolo Lazzerini, Elisabetta Forconi, Giampiero Galgani, Elisabetta Messini, Franco Biliotti, Leonardo Secci.

L’intervento è stato curato dall’ingegnere Giovanni Corti, con l’ausilio dell’architetto Raffaele Gambassi. Tra gli scaffali libri legati al tema della memoria e della storia locale, alla spiritualità, alla letteratura contemporanea, oltre ad avere una specifica sezione dedicata all’infanzia e all’adolescenza. L’ampliamento della biblioteca di campagna è una delle attività che segue la stipula del Patto per la lettura, promosso dal Comune che è stato insignito dal ministero per i Beni culturali del titolo nazionale "Città che legge".

Andrea Settefonti

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