Costa San Giorgio Il Comune ridiscute la convenzione

L’assessore Del Re: "La vendita del Demanio risale al 2012. Ora possiamo solo ridefinire l’uso degli spazi comuni"

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La polemica su Costa San Giorgio e la trasformazione in grande albergo di lusso dell’ex caserma Vittorio Veneto non si placa. Ma Palazzo Vecchio, che proprio ieri ha dato il via alla fase finale del percorso di partecipazione ’Firenze Prossima’ (con i tavoli in presenza) sul nuovo piano operativo (l’ex regolamento urbanistico) che disegnerà il futuro della città nei prossimi cinque anni, ha deciso di rilanciare la discussione sulla convenzione che il Comune deve ancora stipulare con la proprietà argentina che ha acquistato il grande complesso immobiliare sull’utilizzo delle aree che resteranno a disposizione della città e quindi fruibili a tutti i cittadini.

L’assessore Cecilia Del Re ha annunciato oggi i nuovi passaggi. "Credo sia giusto ricordare che la vendita del demanio alla famiglia Lowenstein è avvenuta, con l’autorizzazione della soprintendenza, nel 2012 e da qual momento è partito un lungo percorso che ha compreso anche un concorso internazionale di idee per la scelta della migliore destinazione dell’area. Non facile da individuare vista la posizione non facilmente accessibile. Resta il fatto che i cittadini non se ne sono resi conto. Ecco perchè l’idea di dar vita a un Urban center: un luogo dove i cittadini possano trovare tutte le informazioni sulle trasformazioni cittadine in corso e possano quindi prendere parte al processo partecipativo".

Intanto per venerdì è annunciata una ‘Maratona oratoria civile’ sotto Palazzo Vecchio per chiedere all’amministrazione comunale di riaprire un dibattito pubblico sulla nuova destinazione urbanistica prevista per il complesso della ex Caserma Vittorio Veneto in costa San Giorgio. A organizzarla l’associazione Idra. L’iniziativa è in programma venerdì dalle 11 alle 13 e vedrà intervenire alcuni dei 600 sottoscrittori di un appello per avviare il dibattito pubblico sulla variante urbanistica. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sui canali social. Idra sottolinea, in una nota, che i sottoscrittori dell’appello ritengono "importante e urgente che l’Amministrazione comunale apra un dibattito pubblico che permetta alla cittadinanza, all’associazionismo e agli esponenti del mondo della cultura, lasciati di fatto all’oscuro delle caratteristiche dell’intervento proposto, di recuperare il terreno perduto in fatto di conoscenza, trasparenza e partecipazione alle decisioni che toccano un contesto così prezioso della città storica".

Pa.Fi.

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