Così rinasce Sant’Apollonia. Giani: "Cancelleremo tutti i graffiti"

Cinque milioni per il recupero della struttura, sede dell’Azienda del diritto allo studio

Così rinasce Sant’Apollonia. Giani: "Cancelleremo tutti i graffiti"

Così rinasce Sant’Apollonia. Giani: "Cancelleremo tutti i graffiti"

Il complesso di Sant’Apollonia a nuova vita con i 5 milioni stanziati dalla Regione Toscana per rifunzionalizzare alcuni spazi, attualmente non utilizzati per trasformarli nella nuova sede dell’Azienda del diritto allo studio universitario. L’annuncio è stato dal governatore Eugenio Giani. I finanziamenti rientrano nella programmazione regionale dell’Fsc 2021/2027, varata con una delibera e che sarà oggetto nelle prossime settimane di un’intesa con il Governo.

"Lo stanziamento – spiega Giani – fa parte di una serie di interventi di valorizzazione del diritto allo studio universitario che vogliamo finanziare con l’Fsc, tra cui rientrano anche i 596 mila euro assegnati alla ristrutturazione della residenza Tolomei a Siena e i 669 mila euro per la ristrutturazione della residenza Fascetti a Pisa in piazza dei Cavalieri".

"Abbiamo deciso di fare questo investimento per dare spazio e valorizzare l’azienda del diritto allo studio" ha aggiunto ieri il governatore che ha promesso anche che i graffiti e le decine di scritte che ricoprono le mura del complesso spariranno con i lavori di restyling. "Tutto sarà rimesso a posto e verrà restituita dignità a questo luogo importantissimo per la città" le parole di Giani. Proprio La Nazione, nel 2023, denunciò le pessime condizioni del complesso. Tante le scritte che documentammo fotograficamente: “Odia il capitale”, “Free for...”, “Salvini m...”, “Morte alla Repubblica”.

Il chiostro di Sant’Apollonia trasformato in un’enorme lavagna sopra la quale chiunque si sente legittimato a scribacchiare liberamente. E dire che il chiostro della Badessa del vecchio monastero rappresenta un autentico gioiello a due passi dal Duomo da curare e valorizzare.

Il nostro viaggio suscitò le ire dello storico Antonio Natali che sentenziò: "Quella del chiostro di Sant’Apollonia, le cui immagini parlano da sole, è solo l’ennesima riprova di come Firenze non faccia niente per i tesori che ha ereditato. – le sue parole – Tutto ruota intorno a simboli consolidati che portano soldi, penso al David o a Botticelli, non ci sono mai guizzi, manca il coraggio di proporre o riscoprire altro, anche nelle mostre". Ora con l’intervento della Regione si auspica l’attesa svolta per il complesso.

E. B.