’Corri la Vita’ con le donne che ce l’hanno fatta

Domenica la ventesima edizione alle Cascine. Già vendute 30mila magliette "La prevenzione è fondamentale e, quando serve, imparate a chiedere aiuto"

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di Olga Mugnaini

Lucia ha indossato tante volte la maglietta di Corri la Vita. Ma domenica quella t-shirt dal colore verde acceso che caratterizza la XX°’edizione, ha una pesantezza e una leggerezza del tutto diverse. Perché stavolta è lei, col suo correre se pur lieve, a raccontare che la malattia le è saltata addosso, ma che lei l’ha vinta. Perché guarire si può. Anche grazie al Cerion, il centro di riabilitazione oncologica a Villa delle Rose, che ha un ruolo fondamentale nel superare il dramma del tumore, perché è dove si cura la mente, l’anima ferita e smarrita, e si aiuta a rinascere.

Il segreto del successo di Corri la Vita, una delle manifestazioni più amata dalla città, dipende da questo: considerare l’interezza della persona, nel corpo e nello spirito, entrambi da curare, cambiando così la cultura stessa dell’oncologia.

Le psicologhe Alice Maruelli ed Elisa Grechi che fanno parte della famiglia di Corri la Vita lo sanno bene di essere diventate un supporto fondamentale per tutte le loro pazienti-amiche. Susanna, Marisa, Daniela, Lucia e mille altre che negli anni hanno combattuto col tumore al seno.

"Nessuno si salva da solo – afferma Daniela –, credi di potercela fare ma non è vero. Serve il supporto psicologico che ti insegna a guardare al futuro, a riprendere le redini della vita".

"Il Cerion ha fatto ancora di più per me - prosegue Susanna –, perché lì ho trovato la percezione del mio corpo come forse non avevo mai avuto, sono riuscita a guardare il mondo da un altro punto di vista. E ora ho imparato a riappropriarmi di ogni momento della giornata. Ho sempre del tempo per me e mi sento viva".

Dopo avere raggiunto l’orlo del baratro, e aver guardato giù nell’abisso del tumore, queste donne guerriere che hanno scelto di lottare per guarire, sembrano essersi liberate di tanti inutili fardelli. Si lasciano trasportare dove i programmi di supporto psicologico dicono, con una inedita disinvoltura e gioia: ballano, persino la danza egiziana, e vanno in barca. Condividono gli stati d’animo, sapendo di avere una “famiglia“ in più in cui rifugiarsi, quella di Corri la Vita.

"Mi sono sentita accolta fin dalla prima volta – conclude Marisa –. E dai nostri incontri si torna a casa sorridendo. A tutte le donne vorrei dire, abbiate cura di voi stesse, e chiedete aiuto se avete bisogno, anche se sappiamo che a volte è difficile. E venite con noi a correre la vita".

L’appuntamento è per domenica, partenza 9.15 da viale Lincoln alle Cascine, con Adriana Volpe madrina dell’edizione e Cesare Prandelli starter. Due i percorsi: il primo di circa 10,5 chilometri; il secondo itinerario di circa 6,2. Per entrambi arrivo in piazza Vittorio Veneto. "Sarà una XX edizione piena di sorprese - assicura Bona Frescobaldi, presidente dell’onlus Corri la vita - che vedrà riuniti sul palco personalità del mondo dello spettacolo e tanti amici che da venti anni supportano le nostre attività, sempre al nostro fianco con la loro generosità e attenzione". Intanto le 30mila magliette offerte da Salvatore Ferragamo sono quasi esaurite. Ma si può comunque continuare a iscriversi alle corse e a sostenere con un contributo l’iniziativa.

Per informazioni: www.corrilavita.it - [email protected]

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