Coronavirus, turisti orientali insultati a Firenze: "Andate a tossire a casa vostra"

In un video choc diventato virale, un fiorentino avvicina una comitiva di orientali e li insulta duramente

Turisti cinesi insultati sui lungarni di Firenze

Turisti cinesi insultati sui lungarni di Firenze

Firenze, 30 gennaio 2020 - 'Andate a tossire a casa vostra': così, aggiungendo alla frase degli insulti, un uomo ha apostrofato in malo modo dei turisti orientali su un lungarno a Firenze, facendo chiaro riferimento al coronavirus. I due passanti sembrano non comprendere le sue parole. È quanto si ricava da un video su Facebook condiviso sul proprio profilo da un ex consigliere comunale di Campi Bisenzio, Angelo Hu, 25 anni, commerciante e coordinatore di Associna in Toscana.

«Da fiorentino e italo cinese, questo video mi ha fatto male come non pochi - commenta lo stesso Hu condividendo le immagini -. Firenze è la città che amo e non può tacere di fronte a questi esempi di becera ignoranza. L'ignoranza non passerà!». Nel video, un breve filmato,  si vede una coppia di turisti orientali a passeggio su un lungarno e una voce fuori campo, in fiorentino doc, li accusa di essere portatori del virus dalla Cina.

«Forse erano pure turisti giapponesi, neanche cinesi - dice Angelo Hu - Ma al di là di questo, qui siamo oltre la bischerata brutta, di quelle che sento dire anche nel mio bar e a cui nessuno dà importanza. Sono nato e cresciuto qui, conosco come si parla in città e so distinguere tra ironia, cattiveria e ignoranza».

«Il video però - prosegue - sembra autentico, veritiero, frutto di ignoranza e ha ferito i ragazzi italo-cinesi» di seconda e terza generazione di immigrati dalla Cina «che lo stanno commentando sui loro social. Un po' farebbe pure ridere ma poi fa molto arrabbiare, colpisce l'orgoglio della fiorentinità. Il virus tra qualche mese sarà debellato, ma la preoccupazione è che arriverà sui social in Cina come chat, e allora è forte il rischio che si propaghi una brutta immagine di Firenze, che poi resta tale». Immagini che ora vengono vagliate anche per escludere l'ipotesi che si tratti di un video artefatto.

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