Coronavirus, Toscana undicesima in Italia per contagi

16 casi ogni 10mila abitanti contro i 22 della media nazionale e i 65 della Lombardia. Il 10% dei colpiti è nel personale sanitario

Toscana fra le regioni più reattive al virus

Toscana fra le regioni più reattive al virus

Firenze, 8 aprile 2020  - Le statistiche ufficiali, elaborate sui dati che la Regione Toscana invia ogni giorno alla Protezione Civile nazionale, posizionano per adesso la Toscana undicesima regione in Italia, con 16 casi ogni 10.000 abitanti (contro la media italiana di 22 casi per 10.000, Lombardia prima regione con 65 su 10.000), e con un tasso di letalità (deceduti\casi) tra i più bassi in Italia: 6% contro il 12,8% della media nazionale. L'Agenzia regionale di sanità, in collaborazione con l'Asl Toscana centro, ha analizzato, per conto della Regione Toscana, i dati che gli operatori dei ipartimenti di Prevenzione delle Asl nord ovest, centro e sud est, hanno informatizzato sulla piattaforma messa a disposizione dall'Istituto superiore di sanità (ISS). 

L''età media dei positivi è di 61 anni, con il 31% che viene ospedalizzato e l'8,8% ha necessità della terapia intensiva, e un tasso di letalità generale (deceduti/casi) del 6%, a fronte di una media italiana del 12,8%.

 Dei casi positivi solo il 3% ha meno di 18 anni, mentre la fascia di età in cui ricade la maggior parte dei casi è quella dei 51-70enni (36,6%), seguita dagli ultrasettantenni (34,3%), e da quella dei 19-50enni (26,1%). Gli anziani sono particolarmente a rischio di sviluppare manifestazioni più gravi, e circa la metà degli ultrasettantenni positivi sono stati ricoverati, rispetto a circa un terzo dei 51-70enni, al 12% di quelli tra i 19 e i 50 anni e al 5% tra bambini e adolescenti. Oltre l'80% dei decessi ha riguardato la popolazione over 70, in cui la letalità è del 12,1%, mentre è dell'1,5% nella fascia 51-70 anni. Oltre l'80% dei decessi aveva almeno una patologia cronica concomitante. Le persone con sintomi lievi o asintomatiche sono passate dal 46% dei positivi nella settimana 1-7 marzo a più del 75% dei casi emersi nell'ultima settimana di aprile.

Al 7 di aprile erano 4.812 le schede immesse: l'80,5% del totale. I primi casi di malattia Covid-19 risalgono alla fine di febbraio e c'è stato un andamento tendenzialmente in crescita delle nuove diagnosi fino al 3 aprile 2020. Questo dato è condizionato dall'aumento del numero dei laboratori impegnati nel processare i tamponi (da 3 a 13) e dall'aumento dell'offerta stessa dei sintomi e la data di diagnosi è di 5 giorni per tutto il periodo considerato.

"I dati che emergono da queste analisi ci restituiscono in modo chiaro il peso che anche la popolazione toscana ha dovuto sostenere in termini di conseguenze sanitarie - afferma Fabio Voller, coordinatore dell'Osservatorio di Epidemiologia dell'Ars - e il peso che anche gli operatori sanitari hanno dovuto affrontare: gli operatori sanitari positivi al virus SARS-CoV-2 sono più di 500, quasi il 10% di tutti i casi positivi, una popolazione giovane di nemmeno 50 anni in media e molto spesso di sesso femminile. Ma cominciamo ad intravedere la luce in fondo al tunnel: i casi lievi aumentano, mentre diminuiscono i ricoveri, soprattutto in terapia intensiva".

 

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