Coronavirus e aziende. Come esser sicuri che si può continuare a lavorare

Camera di commercio e Promofirenze: ecco i link con l'elenco delle imprese che non devono chiedere la deroga per operare

Un tecnico al lavoro durante l'emergenza

Un tecnico al lavoro durante l'emergenza

Firenze, 24 marzo 2020 - Come può un'impresa essere certa se, dopo i recenti decreti del presidente del Consiglio dell'11 e 22 marzo, può continuare l'attività senza chiedere deroghe alla Prefettura? La Camera di commercio, in accordo con la stessa Prefettura e la Città Metropolitana, per venire incontro alle esigenze di tante aziende ha pubblicato sul proprio sito  e su quello dell'azienda speciale Promofirenze  l'elenco delle imprese che possono continuare a operare solo in riferimento ai codici Ateco contenuti nell'allegato 1 del Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 22 marzo.

La verifica è dunque semplice, senza bisogno di spostarsi e neppure di telefonare. Sul sito è presente anche la comunicazione da trasmettere alla Prefettura, che ha la competenza su questa materia, per le attività funzionali e correlate con le filiere autorizzate, nonché quella relativa agli impianti a ciclo continuo e di rilevanza strategica per l'economia nazionale.

A conti fatti, nell'ambito della Città Metropolitana di Firenze resta aperto un terzo delle attività. Su 119.440 localizzazioni d'impresa complessive presenti sul territorio, in base ai Decreti del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) dell'11 e 22 marzo, sono infatti 41.430 le attività che non devono chiudere, con circa 172mila addetti su un totale di 440mila.

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