
Firenze, 10 ottobre 2023 – Lente di ingrandimento sugli alberi dei giardini scolastici.
Sono 1200 quelli passati ai raggi x durante gli ultimi mesi da parte dell’amministrazione comunale. Si tratta del piano straordinario di verifiche alle alberature presenti nei giardini scolastici annunciato dall’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica Andrea Giorgio la scorsa primavera e finanziato con un emendamento al bilancio pluriennale pari a 300mila euro.
Gli alberi su cui sono stati eseguiti questi controlli straordinari sono stati selezionati tra i 4.500 totali. Ebbene, alla fine l’1% delle piante controllate è risultato da abbattere.
“Il piano straordinario di controlli sta dando risultati confortanti, che confermano l’affidabilità degli strumenti adottati dall’amministrazione per verificare lo stato di salute degli alberi - ha detto l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, che insieme all’assessore all’educazione Sara Funaro ha compiuto un sopralluogo al giardino dell’asilo nido Madamadorè, durante lo svolgimento di una delle ultime prove di trazione previste nelle scuole del Quartiere 5 -. E’ la prima volta che viene messo a punto un piano del genere: una sperimentazione importantissima per cui ringrazio la disponibilità dei tecnici dell’amministrazione e il supporto di esperti e professionisti come Alessandro Trivisonno, Francesco Ferrini, Alberto Giuntoli e Stefano Mancuso, che hanno collaborato alla definizione del protocollo di lavoro. Adesso insieme a loro analizzeremo i risultati e individueremo le risorse per proseguire la sperimentazione anche nei giardini pubblici. Non possiamo azzerare il rischio di caduta ma possiamo lavorare per abbassarlo il più possibile con le migliori tecnologie disponibili a tutela delle cittadine e dei cittadini”.
“Questi ulteriori controlli alle scuole e ai nidi della città - ha aggiunto Sara Funaro, - ci danno la possibilità di mandare un messaggio di tranquillità ai lavoratori dei servizi scolastici, alle famiglie e ai bambini. La socialità all’aperto, in mezzo al verde, deve esserci e deve essere coltivata perché è un pezzo fondamentale dei percorsi educativi dei nostri bambini”.
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