Conte, un blitz a Sesto con assist a Falchi

Il leader dei 5 Stelle in città per tirare la volata al candidato Giovanni Policastro saluta il sindaco: "Possibile una futura collaborazione"

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L’incontro con il primo cittadino è avvenuto a metà del ‘salotto buono’ dopo le 14, con due ore di ritardo sulla ‘tabella di marcia’ per la tappa calda alla Gkn dove ha sciolto la tensione con parole attente e sobrie, pacche sulle spalle agli operai e selfie d’ordinanza (battuta fulminante di un lavoratore che sintetizza cuore, ironia e un pizzico di disillusion ’Ovvia, dopo pranzo chi viene? Trump?").

Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi si sono incrociati nell’afa appicoso di un cielo giallo a metà della centralissima via Cavallotti che l’ex premier stava percorrendo tra selfie (compreso uno con un gruppo di ragazzi appena usciti da scuola), strette di mano e appalusi.

Un colloquio breve in cui Falchi ha ringraziato l’ex presidente del Consiglio per il suo impegno in particolare nella prima fase della gestione dell’emergenza sanitaria e ha guardato anche alle amministrative di ottobre sottolineando che a Sesto i rapporti con il M5S, pur nelle differenze di vedute, sono positivi. Da qui l’auspicio che "in futuro si possa aprire un confronto collaborativo".

Se un accordo non si è trovato prima delle elezioni cioè potrebbe trovarsi dopo, chiaramente in caso di un mandato bis di Falchi. ribadita, nei giorni scorsi, anche dal candidato sindaco pentastellato Giovanni Policastro che ieri ha affiancato Conte durante il suo discorso in piazza Vittorio Veneto. Un Conte disteso, convinto e convincente che si allarga pure a qualche battuta al microfono ("Adesso vi faccio andare a pranzo eh, faccio veloce") e strappa l’apprezzamento di qualche signora con il capello ben aggiustato che non esita a gridargli più volte "Sei il più bello di tutti".

Anche sul fatto che a Sesto il movimento esprima un suo candidato che correrà in solitaria e a Montevarchi invece appoggi il Partito Democratico Conte ha dichiarato di non vedere una contraddizione: "Nel nuovo corso del Movimento 5 Stelle – ha spiegato – c’è un principio fondamentale che si chiama cura delle parole. Questo significa tante cose: significa che la politica non ha bisogno delle aggressioni verbali, delle polemiche strumentali ma deve concentrarsi su obiettivi precisi e concreti ed è quello che faremo. Quindi anche laddove con il Pd con abbiamo raggiunto un’intesa o dove questa è stata cercata e non ha dato frutti noi corriamo affermando la qualità delle proposte. Dove l’intesa non è stata raggiunta il Pd non è il nostro nemico, si tratta di proposte concorrenti. Anche le proposte delle forze di destra io non le demonizzo affatto, sono proposte alternative". ‘Pax’ elettorale che fa sbottare il candidato sindaco di Italia Viva Gabriele Toccafondi:

"Conte – dice – ha tenuto a salutare il sindaco uscente, anche se vanno da soli e per cinque anni gli hanno fatto opposizione. Vabbè. Poi ha voluto dire e ribadire che loro non ce l’hanno con la coalizione che sostiene la sinistra a Sesto. Vabbè. Gli mancava di dire: perché non ci avete fatto entrare? Poi ha sottolineato che sono contro il Pd a Sesto ma non sono nemici. Ma in questa frase ci sta anche una frase non detta verso Italia Viva e il sottoscritto, Vorrà dire che noi siamo nemici. Pensare che per un anno ho votato la fiducia a questo gentile signore".

Sandra Nistri

Emanuele Baldi

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