REDAZIONE FIRENZE

Conte sigilla il campo largo: "Occhio a quei 23 punti"

Avrebbero dovuto passeggiare a Firenze fianco a fianco ammirando le meraviglie di piazza del Duomo. E invece le scalette di...

Giusppe Conte, leader dei 5S

Giusppe Conte, leader dei 5S

Avrebbero dovuto passeggiare a Firenze fianco a fianco ammirando le meraviglie di piazza del Duomo. E invece le scalette di Eugenio Giani e Giuseppe Conte sono state stravolte, troppo compresse da impegni a raffica tipici di ogni campagna elettorale. "Presidente, il clima?", il fuorionda del leader 5s al governatore uscente sotto un alberello di via Cavour ancora bagnato dalle prime piogge d’autunno. "Molto positivo debbo dire", la risposta. "Avete fatto la delibera sul riconoscimento dello Stato di Palestina, giusto?", si accerta l’ex premier. "È così, a Gaza ormai la situazione è indicibile" lo rinfranca Giani, a cementare i mattoni di un’alleanza, quella tra il Pd e i 5s, che da giorni traballa per le distanze tangibili sull’ampliamento di Peretola. Non sui Cpr, invece: "Il governo prima recuperi il miliardo di euro di soldi pubblici buttati in Albania", risponde Conte all’accelerata di Palazzo Chigi sui due centri per il rimpatrio in Toscana. Poi, una stretta di mano e via, Giani riprende il mini tour di giornata della ‘Toscana diffusa’.

E Conte? Blinda il campo largo toscano a patto, rimarca, che i dem rispettino uno dopo l’altro i 23 punti del contratto di governo siglato da Giani e Taverna. "L’accordo nasce su basi molto chiare - ricorda Conte -, tutti gli obiettivi sono stati messi nero su bianco e c’è anche da parte della giunta uscente del presidente Giani, che viene da una esperienza di segno politico diverso da noi, la disponibilità a rivedere alcuni obiettivi che prima invece erano dati per scontati e invece in questo nuovo asse politico verranno ridiscussi".

Tradotto in due concetti: il primo interlocutore del Pd in Regione non sarà più Italia Viva, ma il Movimento e dopo Avs; il Masterplan di Peretola rientra nella categoria dei "progetti da rivedere". Chiedere ai candidati alle regionali pentastellati del collegio fiorentino, Roberto De Blasi ed Eleonora Colucci, alla luce della mozione per lo sviluppo dello scalo promossa dal Pd e approvata in consiglio metropolitano (col voto contrario di Avs): "È assurdo che, in piena campagna elettorale per le regionali, vengano presentati provvedimenti di questo tipo che rischiano di mettere in crisi il campo largo ancora prima di partire. – le loro parole – Su questa vicenda il M5s sarà vigile e pronto a dare battaglia, anche valutando l’uscita dalla maggioranza". Conte ribatte all’assolo, a margine della sua partecipazione all’incontro di studi delle Acli: "Non vado a rincorrere la singola dichiarazione, rispetto al progetto che stiamo portando avanti - silenzia la fuga in avanti dei suoi due candidati - . Come leader del Movimento rispetto quello viene deciso e deliberato e poi ufficializzato. Poi ciascuno può avere la sua opinione. La nostra è una democrazia interna effettiva, partecipata e vivace".

Francesco Ingardia