REDAZIONE FIRENZE

Consiglio e commissioni di garanzia. Le minoranze litigano per il vertice

Volano gli stracci tra il civico Giovanni Bellosi e Claudio Gemelli per la presidenza dell’organo di controllo

Consiglio e commissioni di garanzia. Le minoranze litigano per il vertice

"E’ in atto un’interlocuzione tra Fratelli d’Italia e alcuni membri del Pd per assegnare alla destra anche la seconda carica che spetta all’opposizione, ovvero la commissione di garanzia e controllo". Le dichiarazioni di Giovanni Bellosi, Scandicci civica, l’altra sera in consiglio comunale, hanno scatenato la bagarre.

In discussione c’era la mozione presentata dalla civica, sulla condanna degli atti di antisemitisimo, razzismo e apologia di fascismo e nazismo emersi dall’inchiesta di fanpage condotta all’interno di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di FdI. Nell’atto si chiedeva non solo di stigmatizzare questi atteggiamenti, ma soprattutto di non nominare nelle commissioni chi non si riconoscesse nei valori dell’antifascismo.

Il centrosinistra ha assistito in silenzio alla lite tra opposizioni, partita con Gemelli che si è meravigliato del fatto che su una mozione del genere si indicasse strumentalmente ’la poltrona’ della commissione. Rispedendo al mittente ogni ipotesi di razzismo, omofobia, antisemitismo a carico dei consiglieri che fanno parte del suo gruppo.

La vicenda è deflagrata però definitivamente, quando è risuonata in aula la parola ’inciucio’. "La questione della commissione – ha detto Bellosi è dirimente – la nostra lista civica ha battuto le destre. E adesso, la maggioranza si accorda con le destre stesse per lasciarci senza il ruolo principale di chi gestisce l’opposizione, ossia la presidenza della commissione di garanzia e controllo. A questo inciucio noi reagiamo e reagiremo sempre". "Il consigliere Bellosi – ha rintuzzato Gemelli – non si permetta neanche di ipotizzare accordi sottobanco che riguardino FdI e le nostre persone. Pensi piuttosto a fare opposizione".

Il centrosinistra è rimasto in silenzio. Nessuno dei consiglieri è intervenuto in mezzo a questo scontro verticale tra le due forze politiche. Non c’è una normativa specifica che disciplina l’assegnazione dei ruoli che spettano all’opposizione (di base vicepresidenza del consiglio e presidenza della commissione di garanzia e controllo). I numeri però danno ragione ai civici che hanno preso più voti e un consigliere in più sconfiggendo le destre.

A inizio della settimana le commissioni si riuniranno. Se il Pd e gli altri membri di maggioranza voteranno con FdI il nuovo presidente, sapremo se sarà vero inciucio.