STEFANO BROGIONI
Cronaca

Le ombre sui concorsi. I candidati denunciano: "Richiesto il portoghese, è un bando su misura"

Il requisito "eccentrico" per un posto da ricercatore a filosofia del diritto. L’allievo del presidente di commissione è madrelingua. Chiesta all’Ateneo la correzione o la sospensione in autotutela

Il posto in palio era come ricercatore di filosofia del diritto

Firenze, 3 giugno 2023 - Nel concorso per un posto di ricercatore a filosofia del diritto è richiesta la conoscenza della lingua portoghese. Guarda caso, uno dei possibili candidati, nonché allievo del professore che presiederà la commissione d’esame, vanta un “C2“ nella lingua portoghese, equivalente alla madrelingua, e numerosi lavori con università brasiliane. Per questo, due candidati al bando, hanno formalmente chiesto alla rettrice Alessandra Petrucci l’annullamento in autotutela della selezione. Oppure la correzione di quel requisito che "sembra circoscrivere la rosa dei candidati, con diretta profilazione del bando". E comunque, una nuova commissione giudicatrice. Non c’è pace, insomma, per l’Ateneo fiorentino, tutt’ora attraversato dal terremoto della concorsopoli di Careggi.

Questa non è la facoltà medicina, bensi quella di Giurisprudenza, ma se quanto denunciato dai due candidati troverà riscontro (il caso è stato segnalato anche all’Autorità anticorruzione), nuove ombre potrebbero allungarsi sul già tormentato mondo dei concorsi. L’11 aprile scorso, si legge nell’esposto, è stato pubblicato il bando della selezione per la copertura di 18 posti di ricercatore a tempo determinato di tipo “B“. Il 31 maggio, è stata comunicata la composizione della commissione giudicatrice. E ai due candidati si è accesa una lampadina. Per il posto di ricercatore a filosofia del diritto, infatti, è stata richiesta la conoscenza oltre che dell’inglese anche del portoghese.

La legge 240/2010 prevede che "l’Ateneo può specificare nel bando la lingua straniera di cui è richiesta la conoscenza in relazione al profilo plurilingue dell’ateneo stesso ovvero alle esigenze didattiche dei corsi di studio in lingua estera". Ma, fanno notare gli esponenti, gli insegnamenti nei corsi di laurea dell’ateneo fiorentino "sono tutti in lingua italiana, né è prevista l’attivazione di insegnamenti in lingua portoghese". In più, il portoghese "è incoerente rispetto il progetto sui cui il posto è bandito, che non prevede specifiche aperture a tematiche o paesi per cui è richiesta la conoscenza della lingua portoghese". Infine, sottolineano ancora, "gli accordi di collaborazione, laddove presenti, tra il dipartimento di giurisprudenza ed atenei portoghesi/brasiliani non giustificherebbe comunque il requisito della lingua portoghese".

Poi, viene evidenziato ancora nella segnalazione, ci sono rapporti tra il possibile candidato “portoghese“ è il membro designato della commissione. L’aspirante ricercatore ha già ottenuto due assegni di ricerca annuali con responsabile scientifico lo stesso professore e subito dopo la fine del secondo assegno ha vinto una posizione di ricercatore a tempo determinato nella cui commissione giudicatrice, si legge nella denuncia, era ancora presente il medesimo cattedrato.