REDAZIONE FIRENZE

"Commissione cambiata 200 volte Per lui serve una dispensa papale"

Dietro le quinte del ’sistema’: "Se quello arriva qui, ci pregiudica un percorso"

"Una dispensa papale" del rettore: sarebbe questa, secondo le conversazioni intercettate dalla guardia di finanza, l’unica maniera per far arrivare alla cattedra di associato il professore Francesco Cairo.

A ricostruire il background di questo concorso della ’Med28’ sono gli inquirenti che il 15 giugno del 2018 intercettano la conversazione tra il professor Marco Santucci (indagato nella prima tranche dell’inchiesta) e Gabriella Pagavino, ordinario di malattie odontostomatoligiche. E’ lei ad avere a cuore la nomina di Cairo. Ma Santucci ribatte che "in base alle regole del gioco", secondo lui non sarebbe stato possibile "far progredire Cairo", se non con una "dispensa papale" che non potrebbe arrivare altro che dal rettore Dei.

Ma il concorso poi si farà e a vincerlo sarà proprio Cairo. Di questo esito, parlano il 18 maggio del 2020 il prorettore Fabio Marra e il direttore del dipartimento di medicia sperimentale e clinica Corrado Poggesi. "Quello di Cairo, sì - dice Poggesi - quello complicatissimo, dove c’han fatto cambiare la commissione duecento volte perché si dimettevano in continuazione. Marra replica che il rettore "ci vorrà dare un’occhiata abbastanza..." prima di firmare gli atti conclusivi.

Le intercettazioni rivelano anche uno sgarbo fra Pisa e Firenze. Il professore Augusto Pietro Casani, già associato a Pisa, avrebbe infatti rifiutato il posto dopo aver vinto il concorso che si sarebbe svolto "in maniera esemplare", parole, pronunciate da Dei, che, secondo gli inquirenti, significano che il rispetto delle norme sarebbe un’eccezione, e non la regola. Dietro al rifiuto di Casani, i ’baroni’ vedono una manovra del prof Oreste Gallo, il primo a scoperchiare il pentolone sul presunto ’sistema’. "Sistema" con degli equilibri. Che Dei sembra non voler turbare con l’arrivo di Graziano Ranocchia. "Lui ci pregiudica un percorso che è stato avviato.. insomma questo vien qui vuol venire qui da ordinario, tanto per esser chiari". "C’abbiamo già una persona - dice in una conversazione successiva - anche rispettare le regole dell’Ateneo per chiedere.. eh, potrebbe essere problematico". Ma quando lo saprà Ranocchia, c’è il rischio "che vada sui giornali, è una cosa un po’ delicatina".

ste.bro.