Come sarà ‘la Sesto dei 15 minuti’

Ok al Piano operativo comunale per una città dove tutti i servizi siano raggiungibili a piedi in un quarto d’ora

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di Sandra Nistri

La "Sesto di domani" nel Piano Operativo Comunale, lo strumento di pianificazione che sostituisce il Regolamento Urbanistico adottato nell’ultimo consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Per Sesto, Sinistra Italiana, Ecolò) e il no dell’opposizione (Lega, Fratelli d’Italia, Italia Viva). L’atto sarà pubblicato ora sul bollettino ufficiale della Regione, dalla data di pubblicazione, decorrerà il termine di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni. Nel piano viene delineata, in particolare, la "città dei 15 minuti" ovvero un territorio in cui tutti i servizi siano raggiungibili a piedi nell’arco di un quarto d’ora. Per l’area della Piana non sono previste edificazioni o interventi diversi dal completamento del parco agricolo, mentre per la parte della collina è confermata la sostanziale "intoccabilità". Confermato anche il principio della rigenerazione puntando al recupero di aree già edificate o all’edificazione di aree già pianificate. In totale, la previsione massima di nuove edificazioni e di trasformazioni corrisponde a circa 360mila metri quadrati, meno della metà (49%) del dimensionamento massimo ammesso dal Piano Strutturale.

Il numero di nuovi alloggi è invece stimato tra gli 880 e 1070, un terzo dei quali dovranno essere a carattere sociale. Gli interventi di rigenerazione più importanti sono previsti nell’area dell’ex caserma Donati, dove sarà realizzato un quartiere ad alta sostenibilità che connetta il centro con Quinto Basso, quindi nel Polo scientifico per il quale viene proposta la realizzazione di una nuova piazza urbana insieme al miglioramento delle connessioni, poi lungo l’asse urbano della Zambra, dove saranno portate nuove funzioni sociali e migliorata la vivibilità e i collegamenti verso il Polo e la Piana con l’interramento di parte di via Pasolini, e infine per il Parco agricolo della Piana.

"Con questo Poc – sottolinea il sindaco Lorenzo Falchi – si ribadisce la volontà di puntare su rigenerazione, recupero e trasformazione dell’esistente, senza stravolgere l’assetto generale del territorio e la centralità del sistema dei parchi, quello della collina, da tutelare e valorizzare, e quello della Piana". Sulla stessa linea l’assessore all’urbanistica Damiano Sforzi che parla di "un piano innovativo che vuole contribuire al miglioramento ambientale del pianeta".

"Il Poc di Sesto – sottolinea invece Gabriele Toccafondi capogruppo di Italia Viva – è pieno di buone intenzioni e di alcuni passaggi positivi ma manca di visione del territorio. Si affrontano temi che riguardano ‘ferite’ urbanistiche della città come l’ex caserma Donati o parti che in questi anni sono state emarginate, come il Polo universitario. Giusto, giustissimo, ma manca una visione complessiva di città e di territorio". La documentazione e le informazioni consultabili su: https:www.comune.sesto-fiorentino.fi.itPOC.

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