Come erano belli gli anni Ottanta Le ’frequenze fiorentine’ resistono

Torna il libro di Bruno Casini. Cosa è cambiato? "Si è persa. la contaminazione fra mondi . diversi dalla musica alla moda"

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FIRENZE

"Gli anni Ottanta sono stati incredibili e irripetibili ma la scena musicale, teatrale e artistica fiorentina è ancora molto florida". Parola di Bruno Casini che da poco è tornato in libreria con la seconda edizione rivista e ampliata di "Frequenze fiorentine" il libro sulle culture giovanili negli anni ’80 a Firenze. La nuova versione riveduta, corretta e remixata contiene nuovi capitoli inediti e 96 interventi da Piero Pelù a Pier Vittorio Tondelli: si tratta di un cult sulla Firenze che un quel periodo era la capitale italiana dell’underground. Con il libro (presentato anche ieri al Teatro della Limonaia di Sesto), Casini sarà in tour tutta l’estate. Tra le prossime date, il 5 giugno appuntamento al Museo Marino Marini di Firenze.

Cosa è cambiato a Firenze rispetto agli anni Ottanta?

"Sicuramente l’atmosfera e si è un po’ persa quella contaminazione tra mondi diversi come moda, teatro, musica, locali. Ma Firenze è l’unica città italiana che esiste e resiste. Un esempio? Il tour dei Litfiba: tutte le date sold out. La carriera da solista Andrea Chimenti va alla grande, l’ultimo album dei Pankow ha una forza ritmica ed elettronica che mette quasi paura. Poi c’è ‘Mephisto Ballad’ di Aiazzi e Maroccolo uscito l’anno scorso, lo stesso Fiumani regala ancora bellissimi momenti e ai suoi concerti ci vanno i ventenni che lo adorano".

E la scena teatrale?

"I Magazzini Criminali, oggi Compagnia Lombardi-Tiezzi, continuano a girare l’Italia con i loro spettacoli. Stesso discorso per i Krypton di Giancarlo Cauteruccio. I Giovanotti Mondani Meccanici sono sempre in fermento e molto richiesti alle mostre".

I locali della notte oggi come stanno?

"Il Tenax è sempre il Tenax! La Rokkoteca Brighton, uno dei templi della new wave degli anni Ottanta, fa ancora attività anche se oggi è semplicemente la Casa del popolo di Settignano. Ma anche il Tenax era una ex Casa del Popolo. Forse i circoli dovrebbero essere valorizzati".

Cosa le manca degli anni Ottanta?

"Le notti lunghe e degli eccessi. Si andava a ballare, c’erano tante discoteche e quando chiudevano iniziavano gli happening e si continuava a ballare fino a mezzogiorno. E le musiche erano pazzesche. Il bello era che l’eccesso in discoteca si ritrovava anche in altri ambiti artisti come la moda. Spesso i gruppi musicali emergenti si esibivano, mostravano le loro produzioni e gli stilisti erano presenti ai concerti per vestire le band e i musicisti. Negli anni Ottanta Firenze era un crocevia di personaggi incredibili".

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