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28 nov 2022
28 nov 2022

Firenze, codice rosa: nuova intesa tra Regione e procure per tutelare le vittime di abusi

I codici rosa rappresentano uno speciale percorso di accesso al pronto soccorso dedicato alle vittime di violenze e abusi, come donne e bambini ma anche anziani o persone vulnerabili e discriminate

28 nov 2022
(DIRE) Bologna, 4 mar. - Calano le denunce di violenza subita dalle donne in Emilia-Romagna, ma aumentano le richieste d'aiuto ai centri antiviolenza: sono state 3.353 lo scorso anno le donne che si sono rivolte ad uno dei 23 presidi della rete regionale, il 2% in piu' rispetto all'anno precedente. "Oggi le donne denunciano, il fenomeno esce allo scoperto e le donne sentono di poter avere fiducia", guarda il dato al positivo l'assessore regionale alla Parita' Emma Petitti. Le donne che hanno fatto ricorso ai centri antiviolenza sono per il 64,4% italiane, ma nel 2015 ce ne sono state anche 840 provenienti da altri paesi. Particolarmente delicato il tema dei figli, per i quali la Regione ha gia' dato vita ad una campagna informativa ad hoc. Delle donne che hanno avuto accesso ai centri nel 2015, 1.731 sono madri e i bambini coinvolti sono in tutto 3.020, meta' dei quali hanno subito violenza a loro volta oppure hanno assistito direttamente ad atti di quel tipo. Oggi le donne ospitate in case-rifugio in Emilia-Romagna sono 198, con 213 figli.    Calano pero', stando alle denunce, le violenze commesse ai danni delle donne, tranne quelle per stalking che viaggiano sulle 700 l'anno. Nel 2014 le denunce per violenze, stando ai dati del ministero dell'Interno, sono state in tutto 9.000, 5.500 delle quali per minacce e ingiurie, 2.500 per percosse e lesioni, quasi 350 per stupro, di cui 29 con la partecipazione di piu' aggressori. Quell'anno in Emilia-Romagna sono state uccise otto donne e altre 15 hanno subito un tentativo di omicidio. I dati sono stati forniti questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta in Regione per presentare il piano regionale anti-violenza. (SEGUE)   (Bil/ Dire) 18:11 04-03-1
Abusi e violenze, il progetto Codice Rosa per tutelare le vittime
(DIRE) Bologna, 4 mar. - Calano le denunce di violenza subita dalle donne in Emilia-Romagna, ma aumentano le richieste d'aiuto ai centri antiviolenza: sono state 3.353 lo scorso anno le donne che si sono rivolte ad uno dei 23 presidi della rete regionale, il 2% in piu' rispetto all'anno precedente. "Oggi le donne denunciano, il fenomeno esce allo scoperto e le donne sentono di poter avere fiducia", guarda il dato al positivo l'assessore regionale alla Parita' Emma Petitti. Le donne che hanno fatto ricorso ai centri antiviolenza sono per il 64,4% italiane, ma nel 2015 ce ne sono state anche 840 provenienti da altri paesi. Particolarmente delicato il tema dei figli, per i quali la Regione ha gia' dato vita ad una campagna informativa ad hoc. Delle donne che hanno avuto accesso ai centri nel 2015, 1.731 sono madri e i bambini coinvolti sono in tutto 3.020, meta' dei quali hanno subito violenza a loro volta oppure hanno assistito direttamente ad atti di quel tipo. Oggi le donne ospitate in case-rifugio in Emilia-Romagna sono 198, con 213 figli.    Calano pero', stando alle denunce, le violenze commesse ai danni delle donne, tranne quelle per stalking che viaggiano sulle 700 l'anno. Nel 2014 le denunce per violenze, stando ai dati del ministero dell'Interno, sono state in tutto 9.000, 5.500 delle quali per minacce e ingiurie, 2.500 per percosse e lesioni, quasi 350 per stupro, di cui 29 con la partecipazione di piu' aggressori. Quell'anno in Emilia-Romagna sono state uccise otto donne e altre 15 hanno subito un tentativo di omicidio. I dati sono stati forniti questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta in Regione per presentare il piano regionale anti-violenza. (SEGUE)   (Bil/ Dire) 18:11 04-03-1
Abusi e violenze, il progetto Codice Rosa per tutelare le vittime

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