
Classe III B Scuola secondaria di primo grado Cavalcanti Istituto comprensivo Gino Strada-Sesto Fiorentino
Alice (nome di fantasia) è una ragazza di 14 anni che frequenta la classe 3 B della scuola Cavalcanti di Sesto Fiorentino. Ha la passione per la musica e ama ballare insieme ai suoi compagni, adora la loro presenza in classe perché la fa sentire accolta e al sicuro. È diversamente abile come tutti noi: diversamente intelligenti, diversamente simpatici, diversamente belli, insomma diversamente unici.
Il viaggio della scuola media però sta per terminare. Ci siamo divertiti tanto in questi tre anni, ma è giunto il momento di fare un passo avanti molto importante: andare alle superiori. Tutti abbiamo già fatto la nostra scelta: c’è chi andrà allo scientifico, chi al linguistico, chi al classico e chi allo sportivo, ma la scuola che è stata pensata per Alice, il Liceo Artistico, non può ospitare ragazzi come lei. Muri, scale, ascensori rotti e porte strette sono vere e proprie barriere per chi è diversamente abile. L’accesso alla scuola non prevede una rampa per chi è in carrozzina, non ci sono bagni dedicati ai disabili, molti laboratori si trovano nel seminterrato ma non ci sono ascensori. La referente per l’inclusione dell’istituto comprensivo Gino Strada, Gemma Bocci, durante la visita a questa scuola ha visto con i propri occhi la condizione in cui si trova: un vero disastro. La responsabile del sostegno della scuola superiore con cui ha parlato, le ha detto che quel plesso non ha mai ospitato persone con handicap fisici, proprio a causa di questi problemi e spera che prima o poi qualcuno se ne accorga. Se osserviamo la questione più da vicino, il problema riguarda tutta la popolazione scolastica: se un ragazzo è costretto sulla sedia a rotelle perché ha una gamba ingessata, come può accedere alla classe se non c’è un ascensore o una rampa?
Quindi il problema di cui parliamo riguarda tutti, non solo i diversamente abili. Per questo Alice sarà costretta forse a passare un altro anno alla scuola media ma noi vogliamo farci sentire e vogliamo che qualcuno si renda conto che ci sono edifici pubblici non a norma e non accessibili a tutti. La scuola deve essere inclusiva e ognuno deve avere la possibilità di frequentarla. Alice ha gli stessi diritti di tutti. Nessuna condizione di disabilità può essere causa di esclusione dalla scuola. A sentirne parlare sembra quasi irreale. Recentemente abbiamo letto di app a disposizione delle persone che hanno difficoltà a muoversi sul nostro territorio, ma prima delle app vorremmo che tutte le nostre scuole fossero adatte a ospitare e accogliere chi può camminare con le proprie gambe ma anche chi è costretto a vivere su una carrozzina.