Circoli Arci: "Senza bar e pizzerie si chiude"

Colpa dei lockdown imposti dalla pandemia. Quello di Quinto Basso ha ottenuto dal Comune la rateizzazione di un debito di 28mila euro

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Esattamente cinque anni fa, in campagna elettorale per le amministrative 2016, l’allora presidente del circolo Arci La Costituzione di Quinto Basso Antonio Sacconi (foto) aveva minacciato di restituire al Comune le chiavi della struttura dopo l’aumento dell’affitto dovuto all’abbassamento, dal 90 al 75%, dell’abbattimento del canone annuale. Poi le chiavi sono rimaste al loro posto ma la situazione non sembra essere migliorata. Anzi è stata resa drammatica dalla pandemia: così il circolo degli Ex Macelli in via Gramsci, ha ottenuto di poter rateizzare la cifra di circa 28mila euro, dovuta al momento all’amministrazione comunale per gli affitti arretrati, in 48 rate mensili con prima rata fissata al 1° settembre. Il debito deriva da oneri condominiali e canoni in parte o del tutto non versati dal 2018 al primo trimestre di quest’anno ma l’associazione Circolo Arci La Costituzione sarà tenuta, oltre che a onorare il piano di rientro, a corrispondere i futuri canoni di locazione alle scadenze previste. "Si tratta – sottolinea Sacconi, non più presidente del circolo ma membro del Coordinamento Arci provinciale – di una difficoltà che accomuna tutti i circoli che, da oltre un anno, non possono contare su entrate vista la chiusura di bar e pizzerie, ma devono comunque sostenere le spese fisse per bollette, utenze e assicurazioni. I problemi sono maggiori per chi è in affitto e non ha una struttura di proprietà come, appunto, il circolo di Quinto Basso. La pandemia rischia di far morire tanti circoli: qui a Sesto alcuni si sono attivati per l’asporto ma certo non basta, più che è un modo per mantenere il legame col territorio".

Sandra Nistri

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