PIERO CECCATELLI e OLGA MUGNAINI
Cronaca

Chiara Francini: "La mia Firenze, raccontata dal gatto" / LA NEWSLETTER

L'attrice e scrittrice, ospite di Buongiorno Firenze, newsletter de La Nazione, parla del libro "Il cielo stellato fa le fusa", sorta di Decamerone dei nostri giorni, con un narratore molto speciale

Chiara Francini col gatto Rollone

.
.

 

Firenze, 9 dicembre 2020 - Il testo che segue è contenuto in Buongiorno Firenze, la newsletter che dal primo dicembre La Nazione invia agli iscritti alla community dei lettori. La newsletter, interamente dedicata alla città di Firenze, contiene uno sguardo alla giornata appena iniziata con il commento di un ospite (oggi, l'attrice e scritrice Chiara Francini), oltre a informazioni di attualità, la "buona notizia" e suggerimenti per vivere la città. Per ricevere via mail la newsletter clicca su www.lanazione.it/buongiornofirenze 

 

Firenze, 9 dicembre 2020 - Il canovaccio sembrerà scontato. Una pestilenza in giro, giovani di ambo i sessi riuniti in un luogo bellissimo e protetto ad aspettare che passi la nottata, raccontando storie. Uffa, direte. Quanti ne abbiamo (ri) letti, in questi mesi di cimenti letterari che iniziano imitando l'inimitabile Boccaccio ed i suoi ragazzacci al riparo dalla peste trecentesca. Chiara Francini, attrice e molto altro, scrittrice e non solo, si eleva dalla banalità del Decamerone rimodellato. Con una scrittura fresca e vivace e riferimenti letterari che affiorano ad ogni pagina, degni di uno scaffalone pieno di libri. Tosti come certi romanzi, leggiadri come le fiabe. E con un io narrante, anzi miagolante, quale il supremo Rollone, Maine Coon che percorre Firenze e la racconta in dettagli che sfuggono a noi, ma non a un gatto, avvezzo a guardare il mondo dal basso del pavimento e dal cielo dei rami. Ma con occhi diversi, da quelli di noi uomini, incapaci di vedere al buio, come lui sa fare.  

Ne "Il cielo stellato fa le fusa", dietro al titolo che evoca Kant e stropiccia il micio, ci sono la levità della favola, la sorpresa dell'intreccio, lo spunto per meditare che si stempera nel sorriso e la risata. Qui sotto, Chiara Francini si racconta alla nostra Olga Mugnaini come scrittrice, ma avverte che la vedremo (peste moderna permettendo) a teatro, anzi al cinema. Donna di multiforme ingegno, per usare (anche noi) una dotta citazione. Anzi, donna di molte vite. Come i gatti, appunto. 

Piero Ceccatelli

 

Chiara Francini
Chiara Francini

Attrice, conduttrice, scrittrice e mille altre cose insieme, Chiara Francini sembra un emblema del mady in Tuscany, anzi del made in Florence, da tutelare con tanto di bollino Doc. Bella quanto grintosa, mette l'anima in tutto ciò che fa, che è poi il segreto del suo successo. Come l'ultimo romanzo, appena uscito, "Il cielo stellato fa le fusa" (Rizzoli editore) , dove oltre all'anima ha messo tutta la sua Firenze, con i profumi, i colori, i sapori e le atmosfere di una terra che le appartiene come il dna. Del resto è nativa di Campi Bisenzio, ha studiato all'Università di Firenze e ha iniziato a fare teatro alla Limonaia di Sesto.

Chiara, anche questo libro sembra un inno a Firenze ... «E lo è. Del resto sono quello che sono grazie all'aria che ho respirato e alla schiacciata che ho mangiato da quelle parti. Oltre alle bistecche ... »  E per Natale, visto che abita a Roma, dove farà il pranzo? «Di sicuro non potrò venire dai miei genitori e ho già la saudade, la malinconia, ma non importa: non c'è atto d'amore più grande che rispettano le regole, perché se ognuno fa come vuole poi siamo da capo. ». Anche se a Roma, quale sarà il suo menù? «Tortellini immagino in brodo, crostini neri, lardo di colonnata, salsiccia ...»  Insomma, una buongustaia! «Sì, decisamente». Ma da lontano come vede la sua Firenze? «Come un esempio. Credo che avesse ragione Malaparte quando diceva che i fiorentini, anche quando si inginocchiano “è piuttosto uno stare in piedi con le gambe piegate”. C'è fierezza e spirito critico, in un mix di difetti e pregi che porto sempre con me ». E che “sbriciola“ nei suoi romanzi.  «Come dice Rollone nel mio libro“ abbiamo cantato la vita in tutte le sue commedie. Quella Divina, di babbo Dante, c'ha scorrazzato in down and in su, in past, present and future (...) E poi la Commedia Umana del Ser Boccaccio che pur ci ha traghettato in alto e in basso “». Beh, ci racconti qualcosa di questo suo libro che sta avendo un grande successo, e che ha una struttura che ricorda per l'appunto Boccaccio. Anche se Rollone ... «Già, Rollone il Vichingo. Siamo in una villa a Fiesole, dove un gruppo di giovani da tutto il mondo sta partecipando a una fine settimana dedicata a cibo e cultura. Succede un imprevisto e gli ospiti sono costretti a restare più a lungo. E allora, cosa fare di meglio se non mettersi a raccontare storie? » Ricorda il Decamerone. «Sì, ma qui tutto si svolge in sei giornate e l'io narrante è Rollone, un bellissimo gatto rosso che commenta questa“ frittatona saporita come solo gli umani sanno essere “». Per chi è questo romanzo? «Sono felice che sia uscito a dicembre, perché credo che in questo periodo ci sia bisogno di accoglienza, di riflessione ma anche di coccole, di spaziare da Petrarca a Biancaneve. Questo romanzo penso che sia uno scrigno di speranza, dove si ride e ci si commuove, pane e companatico ». A parte Natale, quando verrà a Firenze? «Mi auguro presto. Sono già ambasciatrice del liceo Dante, dove ho studiato e dove davvero mi sono formata. Ma spero di poter andare nelle scuole della città a parlare di tanti poeti e poetesse della tradizione italiana un po 'dimenticati. E poi, quando sarà possibile riprenderò alla Pergola con lo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame, “Coppia aperta, praticamente spalancata“. Inoltre, sono in uscita altri due film, uno dei quali dedicati all'amicizia fra quattro ragazze che si conoscono dall'infanzia e un arcobaleno che solo l'amicizia femminile può dipingere ». Olga Mugnaini