STEFANO BROGIONI
Cronaca

Centro Ippico Toscano, il complesso va all’asta per 1,25 milioni

Nel 2019 la bancarotta della società proprietaria della sede di via dei Vespucci. Amministratori in vista rischiano il processo

L'ingresso dell'ex ippodromo alle Cascine

Firenze, 22 novembre 2021 - Il Centro Ippico Toscano va all’asta. Dopo il fallimento della società che gestiva gli impianti di via dei Vespucci, a Firenze, il tribunale fallimentare cerca acquirenti per il complesso di circa quarantamila metri quadrati incastonati tra il parco delle Cascine e l’Arno. Un milione e duecentocinquanta mila euro la cifra di partenza. Soldi destinati ad ammorbidire il passivo che ha portato al fallimento del sodalizio sportivo fiorentino. 

La vendita del Centro Ippico verrà battuta in un lotto unico che comprende la parte commerciale (le scuderie, la scuola di equitazione, la club house) e il compendio immobiliare. Il valore di quest’ultimo è stato valutato un milione di euro dal perito del giudice. 250mila euro il valore della società sportiva. Per il crac del Centro Ippico Toscano, dichiarato fallito il 10 aprile del 2019, è aperta anche un’inchiesta penale della procura di Firenze. 

Oltre alla bancarotta della società “Centro Ippico” - nel cui board figuravano vip e nomi noti, non soltanto in città -, i pm Luca Turco e Christine Von Borries ipotizzano anche una scellerata gestione del parco cavalli. La “Società Toscana per il cavallo da sella srl”, ex proprietaria dell’immobile, è accusata di aver svenduto esemplari di valore prima che sulla stessa Srl s’abbattesse la scure del fallimento. 

Nel giugno scorso, i 22 indagati hanno ricevuto gli avvisi di conclusione delle indagini. Indagine che ha acceso i riflettori anche sull’operazione con cui la "Cavallo da Sella" divenne proprietario del complesso immobiliare. La struttura di via dei Vespucci è stata infatti acquistata dal Comune di Firenze, il 28 dicembre del 2005, al prezzo di un milione e 150mila euro. Per sostenere l’acquisto, la società accese un mutuo da 1,6 milioni, rimborsabile in 20 anni. Un prestito che secondo i pm che indagano sul crac del “Cit“, non era sostenibile. 

La procura contesta alla società di aver mascherato i bilanci, indicando nei bilanci un plusvalenza fittizia. Nella contabilità del 2008, alla voce “immobilizzazioni materiali”, il valore della sede del Centro Ippico Toscano era cresciuto a vista d’occhio. Secondo il bilancio chiuso e approvato nel giugno del 2009, l’area di via Vespucci valeva più di 7 milioni.

Si svaluterà nel corso degli anni e degli esercizi successivi, forse per effetto della demolizione di alcuni abusi edilizi, ma non scenderà mai sotto i sei milioni. Per i pm Von Borries e Turco, titolari dell’inchiesta per bancarotta che coinvolge vip e nobili fiorentini, che hanno amministrato negli anni il circolo ben frequentato, è un "valore manifestatamente inveritiero", ignorato anche dai sindaci revisori e finito ripetutamente nei bilanci, inquinandoli.