Cento ucraini ringraziano e ripuliscono il Piazzale

Una mattinata di accoglienza e integrazione insieme agli Angeli del Bello. La vicesindaco Bettini: "Abbiamo rilanciato un messaggio di pace e fratellanza"

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Oltre 100 volontari e cittadini ucraini si sono ritrovati al piazzale Michelangelo, uno dei luoghi simbolo della fiorentinità, per l’iniziativa "Grazie Firenze".

Una mattinata di accoglienza, aggregazione e rispetto dell’ambiente per ringraziare il capoluogo toscano che oggi accoglie circa il 40% dei profughi ucraini: sono infatti circa 10mila oggi quelli presenti in Toscana, di cui il 90 per cento donne e minori. L’evento è stato possibile grazie all’impegno della Fondazione degli Angeli del Bello la onlus che da 12 anni circa si occupa di decoro urbano e civismo.

Occasione bella e buona, a giudicare dai presenti fra i quali tanti curiosi anche fiorentini. Tante le storie: la nonna con i nipoti portati via dalla guerra il 24 febbraio scorso, la famiglia scappata in macchina dalle bombe dopo 21 giorni trascorsi in cantina, la madre con il neonato che già conosce il proprio inno nazionale. Tutti con raccattino e sacchi per differenziare i rifiuti e guidati dalla referente del Consolato onorario d’Ucraina a Firenze, Oxana Polataitchouk, e appunto dagli Angeli del Bello suddivisi in cinque gruppi sono intervenuti nell’area del piazzale, da San Miniato alle Rampe raccogliendo rifiuti e godendo di un timido sole e del panorama cittadino.

"Vogliamo ringraziarvi per l’accoglienza che ci avete riservato, per quello che state facendo per noi – ha detto Oxana Polataitchouk – noi abbiamo immensa gratitudine per questa città è questa regione e crediamo che fare cose insieme faccia bene a tutti, unisca più di ogni altra cosa: se condividiamo esperienze come queste non potremo poi farci la guerra".

Alessia Bettini, vicesindaco di Firenze, ha parlato di "gesto capace di creare un forte senso di comunità. Oggi al piazzale Michelangelo con gli Angeli del Bello e i cittadini ucraini accolti a Firenze abbiamo unito le forze per pulire insieme la città e rilanciare un messaggio di pace all’insegna della fratellanza".

Il presidente della Fondazione Giorgio Moretti ha affermato che "la solidarietà tra popoli si riconosce anche in questi gesti; la bellezza deve salvare il mondo anche quando assistiamo ad azioni terribili che vanno in tutt’altra direzione". E ha poi invitato "tutti i cittadini del mondo a fare almeno una volta nella vita un intervento con noi, per il bene comune". È una esperienza che in effetti arricchisce.

N.G.

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