Cattedre al completo con trecento supplenti

Con le classi che sono pronte a popolarsi di studentesse e studenti, torna anche tutto il continuo lavoro della macchina scuola, che dopo due annate di Covid si prepara a vivere un 20222023 non senza problemi e difficoltà. Per una volta, però, non sono le cattedre a finire nell’occhio del ciclone, visto che dopo le recenti assegnazioni delle supplenze, non ci sono criticità o classi che resteranno senza docente. Saranno circa 300 i supplenti che siederanno in classe da oggi, per questo anno scolastico, dopo le due fasi di assegnazione da parte del sistema digitale. Con questa modalità dopo i concorsi per i posti di ruolo, non ci sarà il problema dell’assenza di insegnanti, dando molta più sicurezza per il nuovo anno scolastico.

Continua invece il problema del personale Ata, che scarseggia dopo il basso numero di dipendenti assunti con deroga. I sindacati hanno sollevato il problema già da agosto, mostrando come senza il personale ‘Covid’, assunto per fare fronte all’emergenza durante lo scorso anno, e con pochi bidelli, custodi e assistenti amministrativi con deroga, il rischio è di trovare scuole che potrebbero essere costrette a non aprire alcuni plessi o fare da subito un orario ridotto. I primi giorni, però, non saranno veritieri dell’emergenza, visto che storicamente la prima settimana ha da sempre meno ore, per facilitare il ritorno tra i banchi dei ragazzi. La settimana da bollino rosso, almeno secondo le previsioni, potrebbe essere quella che inizierà il 26 settembre, ovvero dopo la chiusura per le elezioni politiche. L’unione dei sindacati del mondo della scuola, già da giorni ha paventato la possibilità di una mobilitazione nei primi giorni dell’anno, proprio vista la mancanza di personale, e sembra che la data per l’inizio di queste situazioni potrebbe essere domani, venerdì 16 settembre. Uno sciopero il secondo giorno di scuola rappresenterebbe un segnale forte fin da subito.

L’anno scolastico sarà certamente diverso dal precedente, visto che secondo decisioni ministeriali, verrà messa da parte la didattica a distanza anche in caso di positività di un alunno. Nonostante questo, alcune scuole saranno libere di decidere come e se attuare la dad in autonomia, nonostante il parere contrario di sindacati e istituzioni. Sarà anche un anno senza mascherine, almeno all’inizio, ma con l’obbligo di ricircolo d’aria e attenzione a quelle che sono state le linee guida lanciate negli scorsi mesi.

Ia.na.

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