Il cardinale: "Le castagne di Marradi ci sfamarono dopo la guerra, salvate la fabbrica"

Il presidente della Conferenza episcopale italiana Gualtiero Bassetti interviene sulla vertenza di Ortofrutticola del Mugello. Incerto il futuro di decine di operai

Marradi (Firenze), 11 febbraio 2022 - L'appello accorato per salvare la fabbrica stavolta arriva da una personalità della Chiesa italiana. Direttamente dal presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinal Gualtiero Bassetti. Che chiede un intervento per il futuro degli operai dell'Ortofrutticola del Mugello, la fabbrica che dovrebbe essere delocalizzata dando un futuro incerto a decine di operai. Una vertenza che ha tenuto banco in queste settimane in provincia di Firenze, zona già segnata dai casi Gkn e Bekaert. Per Bassetti, originario proprio di Marradi quella fabbrica ha un significato in più. Negli anni post bellici, quando il Mugello affrontò la tremenda sfida della ricostruzione, "se siamo sopravvissuti alla fame lo dobbiamo anche ai castagni di Marradi - dice Bassetti - Mi piange il cuore sapere che nel mio paese natale chiude la fabbrica delle castagne".

E Bassetti rocorda quegli anni. "Nell'immediato secondo dopoguerra, dopo essere scampati alla terribile strage di Crespino e Fantino, con 44 uomini fucilati dai nazifascisti - dice - furono anche i castagni di Marradi a sfamarci. Ricordo bene quando da bambino, come tanti miei concittadini di quelle zone, andavo a cercare le castagne nelle marronete, insieme a mamma e papà, portando a casa quei saporiti e preziosi marroni, che poi per mesi le nostre madri cuocevano in tanti modi per metterli in tavola a colazione, pranzo e cena per sbarcare il lunario, come in passato avevano fatto i nostri antenati per intere generazioni". Un frutto che dunque è diventato un simbolo per la gente del luogo.

"Grazie ai marroni - dice Bassetti - siamo sopravvissuti alla guerra e alla fame. Grazie ai marroni, di sicuro fra i migliori in Italia, nell'epoca dell'industrializzazione è sorta la fabbrica, che ha dato lavoro e prosperità a tanti abitanti della zona. Ora, mentre siamo tutti preoccupati per la crisi dovuta alla pandemia, faccio appello - dice il cardinal Bassetti - affinché la fabbrica dei marroni resti a Marradi, per continuare a dare lavoro agli 80 dipendenti, il 90% donne, che lavorano per sostenere le loro famiglie, in un territorio già fragile dal punto di vista socio-economico e con poche possibilità di lavoro".

Bassetti sottolinea ancora: "Come cittadino marradese, anzi, come sopravvissuto grazie alle castagne di Marradi, rivolgo un accorato appello ai responsabili del Fondo Investindustria che controlla Italcanditi, titolare di Ortofrutticola del Mugello, al Governo italiano, attraverso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a tutte le autorità competenti delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e dei comuni interessati, e alle forze sindacali, perché sia trovata al più presto una soluzione onorevole e basata sui valori costituzionali del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale, per far proseguire a Marradi l'attività della fabbrica delle castagne".

 

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