
La manifestazione per la moda dello scorso 12 novembre
Proroga fino al 31 gennaio 2025 per la cassa integrazione straordinaria destinata al settore moda, per aziende sotto i 15 dipendenti, quasi quaranta milioni in più e allargamento della copertura ad ulteriori lavorazioni della meccanica per la moda. E’ il contenuto dell’emendamento approvato ieri in commissione lavoro e cultura alla Camera, che risponde prima di tutto all’esigenza delle imprese di avere più tempo per usufruire degli aiuti del governo, che passano così ad una copertura di 12 settimane dalle 8 inizialmente previste dal Dl 160, approvato alla fine di ottobre. L’allungamento dei termini per richiedere la cassa integrazione e lo stanziamento di ulteriori risorse aumenta i margini di manovra delle imprese in difficoltà, soprattutto dopo la lunga attesa della circolare Inps per l’effettiva erogazione dei soldi, circolare arrivata solo diverse settimane dopo il decreto che garantiva gli ammortizzatori sociali.
Nell’emendamento approvato ieri vengono aggiunte le lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda, ad integrazione delle attività già previste originariamente dal decreto e di quelle della meccanica per la moda inserite nell’emendamento presentato successivamente da Fratelli d’Italia. Le risorse a disposizione complessivamente superano i 110 milioni, oltre 73 per il 2024 e 36,8 per il 2025.
"Gli ulteriori fondi per il comparto moda sono la dimostrazione del massimo impegno del governo per non lasciare sole le imprese del settore in un momento socio economico drammatico – sottolinea, ringraziando il governo, la deputata FdI Chiara La Porta che sta seguendo da vicino la crisi – L’attenzione dell’esecutivo e dei ministeri del Lavoro e del Made in Italy non si è mai abbassata, per garantire al settore moda ulteriori passi in avanti nel contrasto alle difficoltà del momento. Grazie all’emendamento votato alla Camera al Dl d’urgenza 160 è previsto anche un ulteriore allargamento dei comparti che beneficeranno della cassa integrazione in deroga, ovvero quelli relativi alla lavorazione della montatura e della saldatura degli accessori moda. L’impegno dell’esecutivo è ancora una volta concreto e tangibile".
Leonardo Biagiotti