Caso minori stranieri Chiuso San Donnino Trentadue ragazzi trasferiti all’Osmannoro

Il trasloco è iniziato a metà mattina ed è andato avanti per ore. I cittadini della frazione avevano denunciato problemi di sicurezza. Intanto è scontro sull’ex Creaf tra il presidente Giani e il sindaco di Prato .

Caso minori stranieri  Chiuso San Donnino  Trentadue ragazzi  trasferiti all’Osmannoro

Caso minori stranieri Chiuso San Donnino Trentadue ragazzi trasferiti all’Osmannoro

Qualche trolley e alcune buste con gli effetti personali appoggiati sul marciapiede, materassi compresi, mentre i ragazzi ordinatamente aspettano il loro turno. E qualche passante curioso che cerca di capire cosa sta succedendo. In via Trento a San Donnino chiude il centro di accoglienza. Nella giornata di ieri, l’immobile di proprietà delle Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano e gestito dalla cooperativa Il Girasole in convenzione con la prefettura, è stato completamente svuotato e gli ospiti – una trentina di minori di origine straniera – spostati in altre strutture che fanno capo sempre al Girasole. Dopo i primi sei ragazzi trasferiti a Massa nei giorni scorsi, ieri c’è stato il trasferimento di tutti gli altri.

Il trasloco è iniziato a metà mattina ed è andato avanti per ore, tutto svolto dalla stessa cooperativa che, con un proprio mezzo, un po’ alla volta ha caricato i ragazzi per portarli in un altro ambiente. Si tratta di una struttura – a metà tra un edificio residenziale e produttivo – situata all’Osmannoro, in via Sacco e Vanzetti, poco lontano dall’Ikea, sul territorio del comune di Firenze. Qui resteranno, ancora non si sa per quanto, i 32 adolescenti trasferiti ieri da San Donnino dove la situazione era diventata esplosiva. Negli ultimi mesi, infatti, i cittadini della frazione avevano più volte denunciato problemi di sicurezza e ordine pubblico: dai furti di scooter e bici ai furti di abiti e biancheria entrando nelle proprietà private, dalle scorribande con i coltelli ai bivacchi nei giardini bevendo birra fin dalla mattina. "San Donnino è da sempre una frazione accogliente e multirazziale" ricorda il gruppo di cittadini che ha scritto anche al prefetto per segnalare la situazione. Da qui, la scelta di cambiare zona.

"Vista la tensione presente sul territorio, abbiamo trovato un’altra nostra struttura e quindi li abbiamo trasferiti, una scelta condivisa con il Comune di Firenze e la Prefettura" dice Matteo Conti, responsabile area inclusione sociale della cooperativa Il Girasole. Anche la struttura dell’Osmannoro – più piccola di quella di San Donnino – dovrebbe essere una situazione temporanea, dove i migranti rimangono massimo due mesi. Ma il problema, fanno sapere dalla cooperativa, è che mancano le strutture di seconda accoglienza. O meglio, queste ci sono ma non bastano più dal momento che continuano a crescere i flussi di nuovi arrivi. A Firenze si registrano, secondo i dati della cooperativa, dai tre ai cinque arrivi ogni notte. I minori non accompagnati, infatti, una volta fermati dalle varie forze dell’ordine devono essere accompagnati in una struttura di prima accoglienza, indicata dai servizi sociali. Nel frattempo, si infiamma la polemica in Regione Toscana tra il presidente Giani e il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, in merito all’utilizzo dell’ex Creaf come struttura di accoglienza diffusa.

Barbara Berti

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