
Le Cascine rinasceranno grazie alla Fondazione e a una serie di progetti sostenuti da imprenditori privati
di Antonio Passanese
Per lo statuto e la conseguente costituzione della Fondazione Cascine bisognerà attendere ancora un mese e mezzo ("È un lavoro corale, che abbraccia tutti gli assessorati e le Direzioni del Comune", dice la vice sindaca Paola Galgani), ma per la riqualificazione del parco – uno dei punti programmatici dell’amministrazione Funaro – già iniziano ad arrivare i fondi da parte di mecenati privati. La prima donazione, da 50mila euro, è della maison Gucci: servirà per piantare nuovi alberi e per aumentare le aree di biodiversità. Ma il brand di abbigliamento che fa capo a Kering – di cui è presidente e ad François-Henri Pinault – ha promesso che, anche in futuro, non farà mancare il suo aiuto, supportando (insieme ad altre importanti realtà improditorili) i progetti che metterà in campo Palazzo Vecchio. Insomma, da Gucci c’è la volonta di collaborare al restyling e alla messa in sicurezza del parco mediceo, con modalità e le forme che devono ancora essere decidese, come di contribuire all’Estate Fiorentina (anche in questo caso c’è stata una donazione ma la cifra al momento è top secret).
"Sulle Cascine – aggiunge Galgani – vogliamo creare una sorta di governo unitario che coordini tutte le attività che lì già si svolgono con altri eventi su cui riteniamo investire. Quando lo statuto della Fondazione sarà pronto lo porteremo in Consiglio comunale per l’approvazione". E l’esecutivo guidato da Sara Funaro vorrebbe mettere a segno questo obiettivo a un anno dall’insediamento, ovvero entro fine giugno.
La precondizione per intervenire in modo strutturale sul parco, così da liberarlo anche da criminalità e pusher, quindi, è dotarlo di una regia unica che se ne occupi in maniera unitaria, in via diretta o indiretta, come avviene in moltissime esperienze di grandi parchi all’estero. Dalla manutenzione del verde, alla programmazione e promozione delle diverse attività che vi si svolgono, dall’organizzazione dei servizi alla valorizzazione dello stesso dal punto di vista naturalistico e culturale, dalle questioni legate alla sicurezza a quelle sulla mobilità, dal fundraising alla costruzione di un’identità collettiva: il nuovo ente, insomma, dovrebbe occuparsi di tutto questo.
Serve, quindi, dare personalità giuridica al parco, con un soggetto unitario a gestirlo, nella forma della Fondazione pubblica di Comunità “Cascine Bene Comune”, promossa dal Comune e aperta a tutti i soggetti pubblici e privati attivi nel Parco che qui potranno collaborare e lavorare alla definizione di una strategia unitaria. Anche singoli cittadini potranno esserne soci sostenitori e portare la propria voce e contributo. La Fondazione, una volta che si sarà costituita, avrà una convenzione con Palazzo Vecchio in virtù della quale potrà erogare servizi e promuovere eventi finanziati con i ricavi che il Comune acquisisce dagli affitti e dalle occupazioni di suolo pubblico delle strutture che si trovano all’interno del polmone verde di Firenze.
"Per questo – ha più volte sottolineato la prima cittadina – servirà lavorare molto, affinché le Cascine diventino un luogo di vita a tutto tondo, facendo attenzione alle fragilità che un’area naturale come questa presenta, ma impegnandoci a valorizzarne la vitalità il più possibile in tutte le stagioni, a tutte le ore, promuovendone l’utilizzo da parte dei fiorentini e non solo". L’idea dell’amministrazione, infine, è trasformare il parco in uno spazio per organizzare eventi sportivi, culturali, musicali, di educazione ambientale e dove promuovere realtà in grado di fare animazione e socialità alleggerendo anche il peso sul centro storico.