STEFANO BROGIONI
Cronaca

Treno deragliato a Firenze: rebus manutenzione. E le inchieste potrebbero essere due

Caccia al libro di bordo. Sul luogo dell’uscita dai binari anche i tecnici dell’Agenzia nazionale sicurezza ferrovie

Una gru solleva il container trasportato dal carro merci deragliato nella notte tra mercoledì e giovedì

Firenze, 22 aprile 2023 – Era regolare la manutenzione del carro uscito dai binari l’altra notte, e ha causato il black out totale per molte ore della circolazione ferroviaria nel nodo fiorentino e di conseguenza la divisione in due dell’Italia?

Per accertarlo, servirebbe il libro di bordo del convoglio, finito sotto sequestro dopo lo sviamento avvenuto alle prime ore di giovedì nei pressi di Castello. Documento che, per ora, non è stato trovato. Lo stato di salute del carro, è l’aspetto centrale del fascicolo che la procura di Firenze ha aperto per danneggiamento aggravato. Il libretto di manutenzione è un po’ come la revisione per le macchine che circolano sulle strade: per questo è uno dei primi elementi che la polizia ferroviaria è andata a cercare.

La Gts spa, ditta barese che aveva noleggiato il carro trasporto, ha riferito, tramite il suo ceo Alessio Muciaccia, di non essere responsabile della manutenzione del carro. Sul convoglio, c’è il marchio di Sncf, le ferrovie francesi.

Servirà una consulenza tecnica, per stabilire con certezza cosa sia accaduto all’asse che, in qualche punto, ha ceduto.

Dalle prime verifiche, effettuate anche dai tecnici di Rfi, non sono risultati problemi sulla linea. Anzi, essa era stata da poco testata con il treno diamante, dotato di sensori, che ha una precisione inappuntabile.

Circolazione interrotta tra Firenze e Bologna sulla linea ad Alta Velocità 

Invece, lo sviamento del carro merci ha portato via i tralicci dell’elettricità: fino a che non sono stati ripristinati, neanche un treno ha potuto rimettersi in marcia.

Servirà ancora un po’, prima che la circolazione torni a pieno regime, in un week end che fa parte del ponte del 25 Aprile in cui sono tantissime le persone a utilizzare i treni per tornare a casa o raggiungere luoghi di svago.

Il treno ‘Gts 57034’ era partito dall’Interporto di Nola ed era diretto a Milano Segrate.

Intorno alle due, stava transitando a Firenze.

Il problema all’asse ha causato il suo adagiamento su un fianco. Il treno, composto da trenta convogli, carichi di frutta, alimenti, cosmetici e materiali ferrosi, ha colpito il pilone che alimenta sia l’Alta Velocità, che la linea ’normale’.

Per l’impellente necessità, Rfi ha montato quella che in termini tecnici si chiama “rete ridondante“ e ha così ridato la prima elettricità ai convogli. Prima sono ripartiti i treni dell’Alta velocità, nonché un Intercity notturno che aveva avuto la sfortuna di essere di pochi minuti in dietro al treno merci. Per i regionali, la situazione è ancora in fase di normalizzazione.

Sempre sul fronte dell’indagine, saranno sentiti i due macchinisti.

Nel pomeriggio di giovedì è stato rimosso dalla sede ferroviaria anche il carro. Non è stato semplice: per sollevarlo, è stato infatti imbracato con delle robuste funi e alzato di molti metri da terra con una grande gru e poi spostato lontano dai binari.

Anche il traliccio bocciato dal carro sviato è stato poi rimosso.

Carro e container sono stati parcheggiati nell’area ferroviaria di Castello. Sono a disposizione dell’autorità giudiziaria (il sostituto procuratore Ornella Galeotti è titolare del fascicolo) per gli accertamenti. A Castello hanno fatto un sopralluogo anche gli inviati dell’Age nzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) : la loro presenza è di supporto alla Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime, ente titolato a aprire un’inchiesta amministrativa sulla vicenda.