di Barbara Berti
Campi città della pace e dei pacifici. L’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, in occasione della settimana della consapevolezza, ha promosso il progetto La carovana dei pacifici che si è concluso ieri con l’esposizione dei lavori dei ragazzi in piazza Aldo Moro, dove c’è stata un’invasione di disegni colorati portatori di messaggi di speranza.
Il progetto ha coinvolto tutti gli alunni dell’istituto diretto dal professore Francesco Giari, dai più piccoli della scuola dell’infanzia fino a quelli della primaria e secondaria di primo grado. "La carovana dei pacifici" ha come scopo imparare a riconoscere i conflitti: le parole, i gesti e le emozioni e analizzarne cause e conseguenze, con l’obiettivo finale di cercare strategie per risolvere questi conflitti in modo positivo per scoprire le proprie abilità sociali utili per una convivenza pacifica. Ogni alunno ha, quindi, realizzato il suo ‘pacifico’ - cioè una figura portatrice di un messaggio di pace, oltre 600 in totale - che è stato esposto in diversi ambienti a scuola e ieri anche in piazza Aldo Moro per un incontro con la comunità campigiana.
"E’ un modo per insegnare agli alunni a rispettare e valorizzare le capacità dell’altro nel costruire relazioni positive - spiega l’assessore all’istruzione e alla cultura, Monica Roso -. Aiuterà i nostri ragazzi a farsi portatori di pace in tutti gli ambiti della loro vita, perché la risoluzione dei conflitti deve partire dal basso e dalle piccole cose".
Nei disegni degli studenti, infatti, campeggiano messaggi come "non litigare", "stare vicini" e "abbracciarsi" ma anche "libertà" e "ti voglio bene".
"In un momento storico così difficile diventa fondamentale far conoscere ai ragazzi le ragioni della pace e anche i metodi per salvaguardarla e mantenerla", commenta il sindaco di Campi, Emiliano Fossi.
"Stiamo assistendo a scene terribili che arrivano dall’Ucraina e con ‘La carovana dei pacifici’ vogliamo mandare un messaggio di solidarietà e di vicinanza a tutti i bambini colpiti dal conflitto, che ne sono vittime innocenti e inermi", dice ancora il primo cittadino ricordando che a Spazio Reale, da quasi un mese, sono ospitati molti bambini e le loro mamme, scappate dall’Ucraina.