Firenze, 6 luglio 2021 - Una profetica informativa della guardia di finanza depositata nel novembre scorso aveva previsto tutto. E cioè che i concorsi per un posto da ricercatore "B" a otorinolaringoiatria e per due cattedre da ordinario a Malattie dell’apparato locomotore avessero dei vincitori prestabiliti. Se le gare siano state regolari o meno, lo stabiliranno le indagini, ma intanto quelle tre caselle dei bandi sotto accusa sono state riempite con i nomi di altrettanti indagati nella maxi inchiesta sul ’sistema Careggi’. Gli stessi nomi indicati, mesi or sono, dagli inquirenti: tre indagati, la dottoressa Giuditta Mannelli e i professori Roberto Civinini e Andrea Domenico Campanacci, sono stati ufficialmente proclamati vincitori da una delibera dell’Ateneo, il cui rettore, Luigi Dei, è attualmente sottoposto a una misura interdittiva contro la quale ha fatto ricorso. Le procedure di selezione sono andate avanti nonostante l’inchiesta. E si sono concluse, benché su ogni singolo concorso siano stati ipotizzati dai pm Luca Tescaroli e Antonino Nastasi, dei tentativi di abuso d’ufficio.
La "signora". In una conversazione captata il 14 aprile 2020 tra due prof, Roberto Santoro (non indagato) e Corrado Poggesi, il primo cerca informazioni riguardo al bando che interessa la Mannelli: un posto da ricercatore di tipologia B, che, annotano le fiamme gialle, comprende l’assunzione in servizio con un contratto a tempo pieno di tre anni che dà diritto, dopo una valutazione positiva dell’attività svolta, a una corsia più agevole per diventare professore associato. Tuttavia, lo scorso settembre, sempre Poggesi informa l’urologo Marco Carini - accusato di far parte del ’sistema’ di pilotaggio dei concorsi - che stando a quanto riferitogli da alcuni otorini, il concorso per "la signora" (così viene chiamata la Mannelli) finirà male. Non si direbbe, visto che il 13 maggio scorso, quando ancora in sella all’Ateneo c’era Dei, è stata sancita la sua vittoria su altri due candidati.
Le cattedre anti-tensione. Il 5 maggio del 2020, il "trojan" inoculato nello smartphone di Dei registra una conversazione in cui il rettore spiega alla sua interlocutrice che si stanno per bandire due procedure per professore ordinario a Med33 "con il solo scopo di non crea tensioni tra i due vincitori predeterminati", ovvero Campanacci e Civinini. In effetti, l’otto giugno scorso, è stata deliberata la vittoria di Campanacci (contro di lui un solo altro candidato), e lo stesso giorno quella di Civinini, che aveva curiosamente come avversario lo stesso Campanacci, oltre a un candidato che ha poi rinunciato a sostenere la prova pratica, e lo stesso sconfitto del primo profilo.
L’upgrade mancato. Il concorso per professore ordinario di Neurochirurgia, secondo gli inquirenti, era destinato ad Alessandro Della Puppa, il cui arrivo, come associato, a Careggi, è già oggetto del primo troncone dell’inchiesta aperta nel 2018. L’investitura di Della Puppa, per gli inquirenti, costituirebbe "il compimento del progetto intrapreso già dal 2017" da Paolo Bechi e Luigi Dei per l’Ateneo, dai due dg dell’azienda ospedaliera universitaria Monica Calamai e Rocco Damone. Però il suo "upgrade", è almeno congelato visto che questa procedura concorsuale, a differenza di quella citate in precedenza, ha subìto uno stop causato dal ritiro dei commissari. Ha avuto invece il suo upgrade a professore ordinario di malattie dell’apparato visivo Gianni Virgili, già indagato nel primo filone (in cui è stato interdetto per sei mesi). Questa ultima procedura, non risulta essere oggetto dell’inchiesta.