REDAZIONE FIRENZE

Carcere, salta la presenza di Tuoni

Convegno a Firenze su lavoro in carcere: pochi detenuti coinvolti. Assente direttrice Sollicciano. Proposte per migliorare situazione.

Antonella Tuoni, direttrice Solliciano

Antonella Tuoni, direttrice Solliciano

Nel carcere di Sollicciano soltanto 8 detenuti su oltre 500 detenuti sono impegnati in attività lavorative fuori dal carcere, mentre al suo interno solo 18 sono quelli coinvolti nel laboratorio di orticoltura sostenuto dal Comune di Firenze. I dati emergono emersi dal convegno “Carcere, diritti e lavoro: analisi e proposte a partire dalla situazione di Sollicciano”, organizzato da Cgil Firenze e L’Altro Diritto.

All’appuntamento erano presenti, tra i tanti, Bernardo Marasco, segretario generale Cgil Firenze, Giuseppe Fanfani, garante regionale dei detenuti e Donato Nolè, coordinatore nazionale FP polizia penitenziaria.

A fare più rumore, tuttavia, è stata l’assenza di Antonella Tuoni, direttrice del carcere di Sollicciano, che ha dovuto dare forfait in quanto non ha ricevuto le autorizzazioni necessarie da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (con il quale è in corso un braccio di ferro amministrativo e legale in merito alle condizioni del penitenziario fiorentino).

"Bisogna riportare il lavoro in cima alle priorità del carcere" è il messaggio che lancia invece Marasco, cui fa eco l’assessore al welfare fiorentino, Nicola Paulesu: "Siamo pronti a confermare i 500 mila euro che il Comune di Firenze investe sui progetti legati al carcere, ma serve un coordinamento tra tutte le istituzioni". Più concreto Fanfani, che propone un referente per il lavoro in ciascun carcere.