Perché il 25 marzo si celebra il Capodanno fiorentino?

Nel Medioevo il primo giorno dell'anno era quello dell’Annunciazione. E oggi ci sono varie iniziative gratuite nei musei di Firenze

Capodanno Fiorentino, celebrazione

Capodanno Fiorentino, celebrazione

Firenze, 24 marzo 2024 - Il Capodanno fiorentino costituisce una delle festività ufficiali del Comune di Firenze e si celebra il 25 marzo di ogni anno. L’origine di questa particolare collocazione risale al Medioevo quando il 25 marzo (giorno in cui la Chiesa celebra l’Annuncio dell’Incarnazione ricevuto dalla Vergine Maria, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù) fu assunto dalla città come inizio del calendario civile. Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l'inizio dell'anno al 1 gennaio, ma Firenze continuò ostinatamente a considerare il 25 marzo come il suo Capodanno, per quasi 2 secoli. Fino a quando, nel novembre 1749, il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava anche per Firenze il 1 gennaio come data iniziale da cui far decorrere l'anno civile. La ricorrenza è ricordata con un corteo storico che partendo dal Palagio di Parte Guelfa si snoda per le vie cittadine, fino alla Basilica della SS. Annunziata, dove le genti del contado si recavano in pellegrinaggio per rendere omaggio alla sacra effige della Madonna. Per l’occasione sono previste varie iniziative in città. Per la Settimana del Fiorentino 2024, l’evento del Comune di Firenze che celebra il cosiddetto Capodanno Fiorentino, i musei e l'intero centro storico si offrono al pubblico come luoghi nei quali scoprire le tracce più affascinanti del passato. Oggi al Museo Bardini alle 15 e 30 è in programma “Un dono per Firenze” che attraverserà le collezioni del grande antiquario; mentre alle 15, alle 16 e alle 17 al Museo di Palazzo Vecchio l’appuntamento è con ‘Tracce di Firenze’, che permetteranno di apprezzare una sezione significativa del museo, dedicata alla storia della città e al suo sviluppo urbano dal Rinascimento al XX secolo. Anche le torri e le porte cittadine sono state aperte e visitabili gratuitamente: oggi sono in programma visite guidate a Porta Romana (ore 15:00, 15:45, 16:30 e 17:15). E poi ci sono le Passeggiate Patrimoniali (alle 11), che accompagneranno nella scoperta dell’area Unesco: oggi si va intorno a Porta San Gallo (info e prenotazioni: 055-2768224 e [email protected]). Gli appuntamenti sono iniziati giorni fa. Ieri l’associazione Cult(urale) Conte Mascetti ha dedicato al Capodanno dell’Annunciazione una delle sue classiche passeggiate di cineturismo dedicata al film cult di Monicelli ‘Amici Miei’, in cui una delle scene più amate è stata ambientata proprio in piazza Santissima Annunziata. Per la Settimana del Fiorentino, Cna Firenze Metropolitana ha portato in piazza Ognissanti, sabato e domenica scorsa, Artefacendo, la mostra mercato di artigianato artistico e tradizionale che ha permesso ai visitatori di ammirare l’affascinante fase di realizzazione dei manufatti. Nell’ambito degli eventi proposti dal Comune di Firenze per la Settimana del Fiorentino, il 16 e 17 marzo Artex ha organizzato“Il Gusto Toscano” al Conventino Fuori le Mura, un intero weekend all’insegna di buon vino, prelibatezze, degustazioni ed molti prodotti artigianali Made in Tuscany a km zero, a ingresso libero. E che Capodanno sarebbe senza musica? Mai fino ad ora era stato organizzato un party notturno per celebrarlo. Ci hanno pensato Progeas Family & RF L’Altra Repubblica, che il 23 marzo hanno deciso di dar vita al loro Capodanno fiorentino ‘a tinte electro’, con una notte di musica e celebrazioni, in cui si sono unite tradizione e contemporaneità ( con "La Nuova Pippolese", Florentia Sound Project e Sandro Vibot e Fabio MC), in una lunga e festosa notte di musica al Combo Social Club di Firenze.

Nasce oggi

Mina, nata il 25 marzo del 1940 a Busto Arsizio. Oggi compie 84 anni. Da più di 40, dall'agosto del 1978, non compare in pubblico. Eppure Mina, che nel 2001 è stata nominata Grande Ufficiale al Merito della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi, è sempre rimasta presente. Basta ascoltare le sue canzoni o la sua voce che gioca con la semplice melodia di uno spot pubblicitario per sentire la forza di uno dei miti assoluti dello spettacolo italiano. Ha detto: “Dio non canta. Forse non ha mai cantato. Si vede che non gli serviva. Ma ha dato il canto a tutti gli elementi che popolano questo mondo e che si danno da fare per tenerlo vivo. Il rumore dell’esistenza è canto”.

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