
La motorizzazione è sempre più in affanno
Firenze, 10 novembre 2019 - E’ ancora caos esami alla motorizzazione di Firenze e Prato. A novembre solo il 40 per cento dei richiedenti potrà sostenere l’esame, a dicembre ancora meno, circa il 28 per cento. Il motivo? Non ci sono esaminatori disponibili e i nuovi già abilitati – sono 19 – non sono ancora operativi perché la direzione territoriale del Centro Italia del ministero dei Trasporti non ha firmato i decreti di nomina. In attesa che arrivino, il direttore della motorizzazione civile di Firenze, Lorenzo Loreto, per far fronte alle numerose richieste di esami e «alla luce della notevole riduzione del personale tecnico ed esaminatore», ha disposto per tre giorni – il 12, il 17 e il 19 dicembre – la chiusura degli sportelli e dei reparti aperti al pubblico.
Sul caos motorizzazione di Firenze e Prato intervengono Francesco Grazzini, esponente fiorentino di Italia Viva, e Marco Ricci, consigliere di Italia Viva al quartiere 5. «Che la situazione fosse ormai al collasso lo diciamo da mesi. A causa del mancato turnover nel personale abilitato allo svolgimento degli esami di guida, passato dalle 115 unità degli anni Ottanta alle attuali 15 circa, infatti, non ci sono esaminatori disponibili per soddisfare la domanda di esami di guida dei cittadini del territorio. A fronte delle circa ottomila domande, anche a novembre si prevede che solo il 40% dei richiedenti riuscirà a fare l’esame di guida».
Bocciata anche la chiusura al pubblico degli sportelli. «Sono solo toppe e non soluzioni strutturali, che anzi accumulano disservizi e ritardi in tutti gli altri settori della motorizzazione». Per questo motivo, insieme al deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, Grazzini e Ricci hanno inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, «perché si attivi per trovare una soluzione al problema con un intervento immediato, rivolto all’assunzione o quantomeno all’abilitazione di nuovo personale che riesca ad aumentare il numero di esami effettivamente svolti sul territorio».
«La situazione resta critica – conferma Giampaolo Nannini, segretario provinciale di Unasca, l’Unione nazionale autoscuole – e a dicembre si registreranno difficoltà maggiori, tra festività e chiusure di sportelli. La decisione di chiudere al pubblico tre giorni per recuperare quattro esaminatori è un palliativo. Il mese prossimo meno del 30 per cento dei richiedenti potrà infatti sostenere l’esame per la patente».
«Non solo, ma non è accettabile – aggiunge Nannini – che a causa della carenza di esaminatori si vadano a colpire autoscuole e privati, che per tre giorni non potranno accedere ai servizi di sportello». Nei giorni di chiusura saranno garantire comunque – scrive la direzione della motorizzazione – le revisioni e i collaudi dei veicoli già prenotati e gli esami già programmati per le patenti. Garantita anche l’attività del reparto contenzioso patenti.
mo.pi.