Cani al guinzaglio sbranano un gatto a Compiobbi: esplode la polemica

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Ieri è tornata a farsi sentire la solita polemica su "cani aggressivi e l’obbligo di museruola".

A riaccenderla è stato un brutto episodio accaduto a Compiobbi, dove un gatto è strato sbranato mentre si trovava in strada. Secondo la ricostruzione di quanto successo, una ragazza stava passeggiando per il paese con i suoi due cani di grossa taglia. Gli animali erano regolarmente legati al guinzaglio quando, d’un tratto, hanno attaccato il gatto, di color bianco con pezzature rosse e marroni. A nulla è servito il tentativo di dividere gli animali e il felino è finito tra le fauci dei due cani, predatori di natura, che ormai completamente imbufaliti, non gli hanno lasciato alcuno scampo.

Una storia terribile, che sui social ha scatenato un’accesa polemica dopo il post sul gruppo facebook "Sei di Compiobbi se.." da un testimone oculare dell’accaduto. Nessuno crede infatti che la morte del gatto fosse inevitabile. Ma come? "Quando muore un animale di famiglia si tratta sempre di tragedia. E’ giusto interrogarsi su come si poteva evitare- commenta Patrizia Carmagnini, che da oltre trenta anni si occupa di dare una casa a cani e gatti soli- Indipendentemente dalla razza dei cani è noto che due cani insieme che decidono di attaccare si caricano reciprocamente. In questa circostanza, controllarli diventa impossibile, anche se al guinzaglio. Se siamo in un contesto urbano, a mio avviso quindi la museruola è necessaria".

D.G.

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