
Leonardo e Francesca Pinzauti
Firenze, 3 dicembre 2015 - L'educazione alla bellezza, al lusso vero che è quello della sostanza e della materia nobile, l’amore per la natura e l’arte contemporanea. Sono i valori della Maison Bereto, dal nome di uno dei più bei poderi a Radda in Chianti, marchio della profumeria artistica per essenze per la casa lanciato ieri da Leonardo e Francesca Pinzauti, i figli di Lorenzo e Franca Pinzauti proprietari dell’azienda Leo France, gioiello fiorentino della produzione di accessori d’eccellenza per le maggiori maison della moda.
Un progetto nato dall’amore dei genitori che nel 2016 festeggeranno 50 anni dell’azienda fiorentina che occupa 300 dipendenti e volato sul fascino delle vigne e degli uliveti di Colle Bereto, acquistato 25 anni fa e trasformato in un laboratorio di natura a cielo aperto, con produzioni vinicole che hanno conquistato il mondo e dato il nome anche al nuovo locale Colle Bereto Winery dentro il magnifico cortile di Palazzo Strozzi, aperto da 15 giorni e già punto di partenza per future nuove aperture all’estero. Maison Bereto punta a produrre «Fragranze in Arte» che esaltano i valori dell’eccellenza toscana, del paesaggio, dei profumi dei campi e dei sentimenti, delle tradizioni e della purezza: da qui la collezione delle prime due candele per la casa, Belvedere che ricorda l’odore dell’erba tagliata e Pavillon che evoca giardini di gardenie e tuberose, racchiuse in una boule preziosa di resina color ebano che s’ispira a uno strumento di lavoro usato alla Leo France, l’incoppitore per realizzare pezzi di bijoux, al cui interno c’è un contenitore da una bottiglia d’olio tagliata a mano da un Maestro vetraio.
Per Maison Bereto lavorano accanto a Francesca e Leonardo Pinzauti il “naso“ Michele Marin di Infragranti Parfumeur e lo stilista e creativo Maurizio Bonas supervisore per lo sviluppo del progetto. «Il nostro sogno oggi diventa realtà con le idee e la passione dei nostri figli», racconta Lorenzo Pinzauti presidente di Leo France nominato quest’anno Cavaliere del Lavoro. Presto alle prime boule se ne aggiungeranno altre disegnate da artisti amici dei Pinzauti che sono apprezzati collezionisti di opere contemporanee internazionali.