Campi verso il voto finale Si infiamma la polemica

Domenica e lunedì si torna a votare per eleggere il futuro sindaco della città. L’accordo Fabbri-Nucciotti al centro delle critiche. Tagliaferri si appella ai delusi.

Campi verso il voto finale  Si infiamma la polemica

Campi verso il voto finale Si infiamma la polemica

A pochi giorni dal voto, e con un accordo tra Fabbri e Nucciotti, la campagna elettorale di Campi è sempre più incandescente. Domenica (7-23) e lunedì (7-15) i cittadini di Campi sono nuovamente chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco tra Leonardo Fabbri del Pd, sostenuto anche da due civiche e dall’appoggio esterno dell’ex assessore Riccardo Nucciotti, e il candidato Andrea Tagliaferri, che guida un’alleanza di sinistra e con i grillini.

Se per il Pd di Campi, l’accordo Fabbri-Nucciotti viene giudicato come "una scelta coraggiosa che mette da parte le incomprensioni del passato in favore della comunanza di valori, dell’unità del centrosinistra e del bene della città", Tagliaferri critica la scelta anche se in base alle indiscrezioni raccolte ci sarebbero state prove di intesa anche tra i due. "Un’intesa che sicuramente ha solidissime basi che però difficilmente sono da ricondurre a proposte politiche lungimiranti, visto che in queste settimane di campagna elettorale, il Pd si è guardato bene dal parlare di temi per il futuro" sostiene Tagliaferri, invitando i ‘delusi’ di Nucciotti a votarlo. Tra i delusi ci sono anche Marco Salimbeni, Edoardo Gabbiani, Gian MarcoSernissi, ex candidati nelle liste di Nucciotti, che attraverso un comunicato hanno preso le distanze dalla scelta di siglare l’accordo. Il tandem Fabbri-Nucciotti scuote anche le destre. E la Lega, con la sua segretaria per i Comuni di Campi, Signa e Lastra, Vanessa Fiaschi, via social dichiara: "Domenica tornerò a votare perché oltre ad un mio diritto è anche un mio dovere, e voterò Andrea Tagliaferri perché al momento, nonostante la mia idea politica sia diversa, lo ritengo l’unico ‘pulito’ in questo mare di opportunismo". Se l’ormai ex candidato sindaco Paolo Gandola resta in silenzio, l’altro candidato del centrodestra è un fiume in piena. "Nucciotti ha tradito il mandato dei propri elettori e dei propri sostenitori" dice Antonio Montelatici. Ma non solo. "Ha fatto qualcosa di più grave: senza apparentamento e con questo appoggio, cambia notevolmente il rapporto in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizione, a discapito di quest’ultima. Se questa è democrazia? Invito a non andargli dietro e votare secondo coscienza".

Barbara Berti

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