REDAZIONE FIRENZE

Cambia cognome per evitare l’arresto. Scoperto finisce in carcere

Il 30enne doveva scontare una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti, risalente al 2018

I controlli della polizia municipale

Firenze, 11 marzo 2023 – Aveva provato a cambiare cognome, ma non è servito per sfuggire all'arresto. Si tratta di un cittadino albanese di 30 anni individuato dalla polizia municipale e portato nel carcere di Sollicciano per scontare oltre un anno di reclusione di una precedente condanna.

I fatti risalgono a mercoledì mattina, l’8 marzo. Una pattuglia del reparto di Rifredi ha fermato per un controllo una vettura in via Corridoni. A bordo due persone: il conducente, cittadino rumeno, e il passeggero, di nazionalità albanese. Il primo ha esibito documenti in regola, il secondo una carta di identità albanese, aggiungendo che non aveva il permesso di soggiorno. Gli agenti hanno quindi effettuato gli accertamenti sulla base delle generalità riportate sul documento, confermate anche nella patente di guida valida, non rilevando irregolarità, a parte il permesso di soggiorno. Per quello, l’uomo è stato invitato a presentarsi in Questura entro 5 giorni.

Mentre venivano effettuate le pratiche, agli agenti sono iniziati però a sorgere i primi dubbi: a insospettirli, il fatto che i documenti dell’uomo fossero molto recenti e questo strideva col fatto che il giovane invece parlava e comprendeva molto bene l'italiano. Dopo una serie di domande mirate, il 30enne si è tradito, rivelando di essere nel nostro Paese da parecchio tempo. Cos’era successo? Aveva approfittato della possibilità offerta dalla legge albanese di cambiare il cognome. Per questo aveva ottenuto i nuovi documenti

È quindi stato fotosegnalato e dalla procedura è emersa a suo carico una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti, risalente al 2018. Nel 2020 aveva ottenuto la pena alternativa dell'espulsione dal territorio italiano con il divieto di rientrare fino al 2030, pena dover scontare la condanna residua. Rimpatriato in Albania, nell'agosto del 2020, si era sposato e aveva cambiato cognome. Dopo il divorzio era però rientrato in Italia, a Firenze, dove ha vissuto fino a mercoledì scorso con le nuove generalità. L'uomo è stato arrestato in flagranza per la sua presenza su territorio nonostante l'espulsione e il divieto di rientro. Giovedì mattina si svolto il processo per direttissima: è stato portato a Sollicciano per scontare la pena residua pari a un anno, quattro mesi e due giorni.