
Stefano Ricci
Firenze, 13 giugno 2015 - Sarà l’ultimo atto d’amore (per ora) alla città dove è nato, dove lavora, dove ha conquistato un successo galattico grazie alla sua creatività e alle mani d’oro di chi lavora con lui e per lui. La partita fra due squadre di vecchie glorie del Calcio Storico Fiorentino lunedì sera in Piazza Santa Croce riaccenderà occhi e cuori su nuovi Guelfi e nuovi Ghibellini, davanti al pubblico di addetti ai lavori arrivati dal mondo per l’anteprima dell’88° Pitti Uomo.
Stefano Ricci, imprenditore proprietario del brand che porta il suo nome e che esalta lo stile maschile più raffinato e veramente lussuoso, da tre anni Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana darà questo significato all’evento d’apertura del salone per la moda maschile che avrà nel famoso fotografo Aldo Fallai il Magnifico Messere.
«Dopo la nuova illuminazione del Ponte Vecchio che ho donato l’anno scorso e gli eventi per Hometown of Fashion – racconta il presidente Ricci – e dopo la nuova illuminazione della Loggia dei Lanzi per i 40 anni della mia azienda, ora ho pensato di rendere omaggio alla cultura e alle tradizioni della mia città con questa partita eccezionale del Calcio Storico e col corteo di 540 figuranti in costumi antichi. Così ricorderemo che la prima sfilata al mondo è stata questa nel Rinascimento, con le Madonne fiorentine e i calcianti a rappresentarea l’eccellenza della città. Perchè non è per caso che la moda italiana è nata in riva all’Arno».
Queste sono giornate di preparativi, anche per i discorsi che si terranno per l’inaugurazione ufficiale di Pitti Uomo martedì 17 in Sala d’Armi a Palazzo Vecchio. «Per la mia presidenza che dura da tre anni si chiude ora un ciclo – continua Stefano Ricci – e sono soddisfatto di aver onorato il mandato che mi è stato affidato allora dalle istituzioni e dal Governo come imprenditore che conosce il sistema della moda italiana e il nostro territorio. Quando le cose vanno bene vince la squadra. E ancora oggi tutti parlano degli eventi organizzati un anno fa dal Centro Moda, dell’apertura ai fiorentini che si sono ritrovati in 25.000 sulle spallette dell’Arno per ammirare lo spettacolo in acqua. Ecco penso che anche grazie a tutto questo lavoro oggi Firenze viene vissuta in un altro modo». Ricci con questo ciclo di Pitti (uomo, bimbo e filati) resta in prorogatio per motivi legati alle esigenze di Regione Toscana, Confindustria e Città Metropolitana. Intanto ieri intervenendo a un convegno di Banca Intesa ha parlato anche della sua casa di moda c he nel primo semestre del 2015 ha registrato una crescita di fatturato del +5,8%. «E’ un po’ un miracolo, sono io il primo a dirmelo», dice Ricci.