
Bussini, torna il C1
Firenze, 18 aprile 2022 - Si sta riattivando nel dopo Covid la rete di bussini che dai punti cardinali scambiatori (grandi parcheggi di struttura e fermate tramvia) attraversano il centro e le zone rimaste maggiormente scoperte dal servizio tramviario e di bus. In arrivo un potenziamento: da mercoledì 20 aprile torna in servizio la C1 (Parterre- Ponte alle Grazie), poi toccherà alla C2 (Beccaria-Porta a Prato, passando da piazza della Repubblica).
Mentre la C3 (piazza Beccaria-Stazione Leopolda, via Oltrarno) era via ripartita alla vigilia di Natale e la C4 (Cerretani-Stazione -Iot Palagi) era stata la prima a rimettersi in moto. L’assessore alla Mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti sta lavorando con Autolinee Toscane
"alla riattivazione della C2, alle’estensione servizio dei bussini che in base al nostro progetto prevede un orario più lungo come la tramvia e una quinta linea che collegherà porta Romana alla Fortezza".
Intanto da mercoledì torna la C1: operativa dalle 7 alle 20.30, con 170 corse giornaliere, una ogni 10 minuti, collegherà la zona Parterre- via Ponte Rosso a lungarno Torrigiani - Ponte alle Grazie solcando il centro storico con 25 fermate in piazza Santa Croce, piazza San Marco, piazza della Libertà e, nel perocrso di ritorno, via Cavour, piazza Madonna degli Aldobrandini (a due passi da piazza dell’Unità), per proseguire in Via Cerretani, lambendo il Duomo (fermata in via Roma) e piazza della Signoria e Galleria degli Uffizi (fermata in Piazza del Grano).
In servizio ci saranno bus tipo Mercedes Sprinter lunghi sette metri che posso accogliere 30 persone.
"È importante ripartire con la linea C1 che collega piazza della Libertà con San Niccolò servendo il centro storico – spiega l’assessore Giorgetti – Fondamentale l’interscambio con il grande parcheggio del Parterre".
Tutti i bussini furono soppressi nel marzo del 2020 nell’ambito delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria. Ci sono nuovi mezzi in arrivo da acquistare con i 6 milioni dei fondi del React-Eu, entro la fine del 2022. Ne arriverà una dozzina, visto che il costo è di 450mila euro l’uno. Purtroppo è praticamente impossibile trovare per il momento mezzi elettrici, quindi nell’attesa vengono utilizzato veicoli sostitutivo Euro 6 di nuova generazione, a benzina ma con basse emissioni inquinanti.
Ilaria Ulivelli