
Luigi Caroppo, capocronista de La Nazione di Firenze
Firenze, 22 novembre 2015 - Il passo avanti che volevamo, e con La Nazione una marea di lettori, è arrivato. Non ci saranno tentennamenti, non ci saranno percorsi burocratici accidentati, non ci saranno più scuse. Oriana Fallaci, fiorentina nella testa e nel cuore, giornalista e scrittrice illuminante, avrà un luogo degno dedicato a lei in città. La giunta comunale l’altro giorno, durante la nostra campagna di pressione, ha ribadito il sì espresso dal sindaco Nardella scoprendo le carte.
Ecco dove potrebbe essere posto il suo nome: al giardino della Fortezza o in un tratto stradale nell’area del Gignoro a Coverciano. "Saranno i fiorentini a decidere" così chiede Palazzo Vecchio. E La Nazione è pronta a lanciare il sondaggio tra le scelte possibili attraverso il nostro sito internet. Sinceramente l’idea del giardino, quello conosciuto per la vasca dei cigni, particolarmente frequentato da primavera all’autunno, tocca magggiormente le corde dei sentimenti: tra la gente, a due passi dal centro, nel cuore pulsante (i viali) della città.
Ma questi possono essere dettagli. Dopo questo passo avanti un altro va fatto: l’eredità intellettuale di Oriana Fallaci sia condivisa, patrimonio di tutti, senza distinzioni. E ricordiamo, come ha scritto in questi giorni su La Nazione chi la conosceva bene, che la giornalista odiava solo gli idioti e non sopportava il buonismo di maniera, che era stata la prima a parlare di califfato e che amava profondamente la nostra città tanto da rivendicare le sue radici ovunque si trovasse nel mondo.
Buona domenica.