È stato uno dei casi letterari di fine millennio, un romanzo generazionale intriso di rock e ribellioni adolescenziali. A trent’anni dalla pubblicazione di ’Jack Frusciante è uscito dal gruppo’, Enrico Brizzi torna a raccontare la storia del vecchio Alex e della splendente Adelaide, così come avveniva nel 1994. Lo scrittore bolognese sarà stasera alle 21 all’Ultravox (Parco della Tinaia alle Cascine con ingresso libero), per un reading-concerto che lo vedrà al fianco della band The Perfect Cousins. Un tour celebrativo che precede di pochi giorni l’uscita di ’Due’ (HarperCollins Italia), sequel di ’Jack Frusciante è uscito dal gruppo’ in cui Enrico Brizzi riannoda i fili tra Alex e Aidi. Come sono cambiati nel corso degli anni? Quali strade hanno preso le loro vite?
La maestosa storia d’amore e di "rock parrocchiale" è stato il primo romanzo scritto da Brizzi, inserito nel filone dei romanzi generazionali sviluppato da autori postmoderni tra gli anni Ottanta e Novanta. ’Jack Frusciante è uscito dal gruppo’ fu stampato in appena 200 copie nell’estate 1994, ma nel giro di qualche mese si trasformò in un fenomeno editoriale e di costume che esaltò e travolse i lettori di tutta Italia. Quell’esordio in tiratura limitata dell’allora diciannovenne e sconosciuto scrittore bolognese, in poco tempo diventò un libro di culto, un evento generazionale, un rito collettivo, vendendo due milioni di copie e ispirando anche una trasposizione cinematografica con gli attori Stefano Accorsi e Violante Placido, uscita nel 1996. Il testo è entrato nelle antologie di letteratura al liceo ed è diventato a tutti gli effetti un classico contemporaneo. Dalla critica del tempo, Enrico Brizzi fu definito il Salinger italiano e il suo Jack un giovane Holden che vive a Bologna.
Ora con ’Due’, che uscirà martedì prossimo, Enrico Brizzi apre l’archivio magnetico del vecchio Alex e, mostrando per la prima volta anche il punto di vista di Aidi, rivelerà cosa è accaduto dopo la separazione dei due protagonisti che hanno fatto battere il cuore di milioni di lettori.
Olga Mugnaini