Poker di grandi chef per insolite esperienze culinarie

Evento alla Gucci Osteria di Massimo Bottura in piazza della Signoria

Da sinistra Jordi Roca, Karime Lopez, Takahiko Kondo e Massimo Bottura

Da sinistra Jordi Roca, Karime Lopez, Takahiko Kondo e Massimo Bottura

Firenze, 28 luglio 2022 - Una serata di magia, di simpatia, di amicizia, di bravura. Quella offerta a un pugno di fortunatissimi ieri sera alla Gucci Osteria di Massimo Bottura in Piazza della Signoria, in quel luogo delle meraviglie che è il Gucci Garden inaugurato nel 2018. Poco lontano dal Giardino 25 aperto lo scorso 14 febbraio e già meta mondiale degli appassionati dell’aperitivo. Sei i cocktail proposti dalla bar manager Martina Bonci, tutti favolosi e a base di Elisir d’ Elicriso di Giorgio Bargiani. Dunque prima l’aperitivo su una Piazza della Signoria che fiammeggia al tramonto poi tutti alla Gucci Osteria con un dècor all’altezza dell’evento, tra i piatti Richard Ginori e le composizioni di fiori realizzate da Maurizia Venturi tra dalie, ortensie e bocche di leone. Un giardino d’incanti che ha dato il via alla cena, davvero stupefacente.

A fare gli onori di casa, come sempre simpatico, ecclettico e travolgente Massimo Bottura che ha fondato la Gucci Osteria col presidente della maison Gucci Marco Bizzarri, suo compagno di scuola al liceo. Un’amicizia forte tra due uomini speciali. Ora la Gucci Osteria oltre che a Firenze è stata aperta anche a Los Angeles, Seoul e Tokyo.

Ora ieri sera quattro chef celebri, una cucina, un menù a sorpresa e un'indimenticabile celebrazione della multiculturalità: ecco il primo Culinary Carousel che debutta nel mondo da Firenze, proprio dai tavoli della Gucci Osteria da Massimo Bottura, nel cuore della città. La nuova serie di insolite esperienze culinarie è stata pensata per mettere in risalto la creatività di alcuni tra gli chef più famosi del mondo, invitandoli a creare un menù inatteso e fantasioso che accompagni gli ospiti in un viaggio di scoperta gastronomica. Ricevuti da Giovanni Baldi, direttore del Gucci Garden gli ospiti di queste tavole dei sogni hanno atteso ogni piatto tra sorpresa e trepidazione. E non sono stati delusi. Per Firenze è stato un grande evento internazionale dell’arte della cucina. “La cucina contemporanea è gioia, amicizia, fa costruire ponti che uniscono – ha detto Massimo Bottura - quella nostra di stasera è una follia, la più grande soddisfazione per me cucinare con questi amici cari e bravi e ho le farfalle nello stomaco dall’emozione! Insomma un gioco per una sera, con Roca ai piatti salati e Bottura ai piatti dolci, una rivoluzione vera, “come se i nostri fossero gli occhi di un bambino che guarda la vita da sotto al tavolo”, dice Massimo tra gli applausi. Con la cucina basca che incontra quella di Modena. “L’Italia deve smettere di parlare di territori -  ha esortato Massimo Bottura - deve finalmente diventare un paese unito anche in cucina. Basta con gli stereotipi”.

Per questo primo evento Bottura ha chiamato da Girona Jordi Roca, 44 anni, Chef Pâtissier di fama mondiale del ristorante tre stelle Michelin El Celler de Can Roca in Spagna. Roca e Bottura, chef della leggendaria Osteria Francescana di Modena, sono stati accolti da Karime López e Takahiko Kondo, Co-Executive Chef della Gucci Osteria Firenze. Una coppia sul lavoro e anche una bellissima coppia nella vita, messicana lei e giapponese lui.

In un divertente colpo di scena, per la serata gli chef si sono scambiati le postazioni: Bottura ha trasformato piatti classici della cucina Italiana in dessert, mentre Roca e il team della Gucci Osteria hanno fatto l'opposto, tramutando i dessert in sorprendenti piatti salati. La cucina, invasa da una brigata di giovanissimi cuochi che coi quattro grandi chef sono comparsi per l’applauso finale affettuosissimo e stupito per la bontà del cibo, è diventata uno straordinario spazio dove giocare con sapori, tecniche e narrazioni, che ha dato vita a un menù inedito che ha messo in risalto i diversi percorsi, storie e passioni degli chef, in quella che è destinata a diventare una nuova esperienza, estrosa e originale, per gourmet e ospiti dell’Osteria. Nel menu del Culinary Carrousel spiccano il Panettone lenticchie e cotechino (anche il 15 d’agosto), l’Adattamento della fragranza Gucci Flora Gorgeous Gardenia, Gaspacho di fichi con sfumature floreali, Viaggi all’Habama di Melanzane Affumicate con Sigaro, Poma d’Or Pomo d’Oro di Sobrasada e Mela Grigliata. Per non dire del Cannolo che vuole diventare Cannellone e del Quasi Spaghetto al Pomodoro.

Simpatico, timido, schivo ma molto empatico Jordi Roca è un personaggio del mito che si è emozionato e commosso visitando i capolavori del Museo dell’Opera del Duomo. E che ha esordito nella sezione pasticceria di El Celler de Can Roca a Girona, in Spagna, alla fine degli anni Novanta. Da lì ha preso il via la carriera di uno dei più entusiasmanti chef pasticceri del mondo, che ha saputo trasformare la sua innata curiosità in creazioni che continuano ad affascinare il pubblico e a ispirare gli chef pasticceri di tutto il mondo. Oltre a essere Chef Pâtissier a El Celler de Can Roca, Roca ha esteso il suo impero dolciario con l’apertura di Rocambolesc nel 2012, assecondando la sua passione per i gelati, e di Casa Cacao, a Girona, nel 2020. Quest'ultima è la più recente impresa dei fratelli Roca e unisce fabbrica di cioccolato, laboratorio, negozio, area di degustazione e boutique hotel, il tutto volto alla creazione di una cultura del cioccolato, dove lo chef segue ogni fase del processo di produzione del cioccolato.

 

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