GIOVANNI BOGANI
Cronaca

Bollywood alla Compagnia: "Ecco la mia vita senza Pi"

Suraj Sharma ospite del festival "River to River" con il film "Gulmohar". L’attore indiano: "Firenze? E’ la prova della grandezza dell’animo umano".

Bollywood alla Compagnia: "Ecco la mia vita senza Pi"

Bollywood alla Compagnia: "Ecco la mia vita senza Pi"

"Sono arrivato a Firenze, con la mia ragazza, all’alba, non dormivamo da diciassette ore. Ma siamo andati in piazza del Duomo, e quando abbiamo visto quelle meraviglie, illuminate da un raggio di luce rosata, ci saremmo messi in ginocchio. Come è possibile riunire tanta bellezza in un solo posto?". A parlare è Suraj Sharma, l’attore indiano protagonista di "Vita di Pi", uno dei più grandi successi mondiali degli ultimi dieci anni, vincitore di quattro premi Oscar. È ospite del festival "River to River", che porta a Firenze il meglio del cinema di Bollywood, ma anche il cinema d’autore dei grandi maestri, quello che si fa a Delhi o a Calcutta. Suraj è un ragazzo di trent’anni: è diventato famosissimo, grazie a "Vita di Pi", quando non ne aveva ancora venti. Era stato scelto fra tremila ragazzi e di colpo la sua vita è cambiata. "All’improvviso tutti mi parlavano, tutti mi cercavano, ma io non ho mai avuto la sensazione di essere famoso. Era famoso il personaggio, Pi, mentre io ero solo un attore. E mi sono concentrato sul lavoro, ho cercato di continuare a lavorare e di farlo sempre meglio. Non ho mai pensato alla celebrità, non mi sono mai sentito famoso".

È appena arrivato a Firenze. Che cosa vorrebbe vedere della città?

"Firenze mi ha già conquistato: cammini in una stradina di pietra e d’improvviso ti appare uno scorcio spettacolare, una chiesa, un capolavoro del Rinascimento. Nei giorni scorsi ho studiato Firenze e ancora non riesco a capacitarmi di come tanti artisti si siano ritrovati, nello stesso periodo, nella stessa città, a creare tanti capolavori. Questa città è una prova della grandezza dell’animo umano".

Questa sera (ore 21) al cinema La Compagnia presenterà il suo ultimo film, "Gulmohar", nel quale recita con una leggenda del cinema indiano, Sharmila Tagore. Come è stato lavorare con lei?

"E’ vero, Sharmila è una leggenda. Ha quasi ottant’anni e ha recitato in alcuni dei più bei film indiani, come ‘Il mondo di Apu’ di Satyajit Ray. Da più di dieci anni non faceva un film. Personalmente, sono stato conquistato da una persona di grande dolcezza, di immensa modestia: ma quando entrava lei nella stanza, tutti stavano in silenzio. C’era un rispetto enorme per lei. Adesso siamo diventati amici, ci mandiamo WhatsApp con le parole crociate!".

Il festival, diretto da Selvaggia Velo, prosegue fino al 12 dicembre con un fitto programma di anteprime, documentari, proiezioni speciali. Domani alle 17 al cinema La Compagnia sarà proiettato "Vita di Pi". Suraj Sharma introdurrà la proiezione, insieme all’altro protagonista Adil Hussain.