
Bilancio preventivo, il nodo Tari
Bilancio preventivo 2023, siglato l’accordo coi sindacati. Il via libera allo strumento di programmazione economica del comune è arrivato al termine di un incontro del sindaco Fallani e del vicesindaco Giorgi con le rappresentanze di Cgil, Cisl Uil, e delle relative sigle dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. L’accordo firmato ha come titolo: "Piano economico e sociale per fronteggiare le conseguenze della guerra in Ucraina, della pandemia da covid-19 e Bilancio di previsione 2023". Rispetto alla parte fiscale, tributaria e tariffaria non saranno aumentate né Imu né addizionale Irpef, che vedrà invece elevata la soglia di esenzione da 10.000 a 12.000 euro dall’1 gennaio 2024.
Per quanto riguarda gli altri numeri di bilancio, è fissato il mantenimento della spesa complessiva per sociale, educazione e cultura a oltre 15 milioni di euro (8 milioni e 175 mila euro per il sociale, 5,522 milioni di euro per l’educazione e 1,319 milioni per le politiche sociali), la conferma dei fondi per la non autosufficienza a 130 mila euro e di solidarietà a 150 mila euro (con disponibilità ad ampliarli rispettivamente a 170 mila e a 300 mila euro). C’è però un nodo riguardo alla Tari, i cui costi sono definiti ‘insostenibili’ rispetto al deficit di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, che genera aumenti che si riversano su famiglie e aziende. Nell’accordo firmato sono poi sottoscritte sei linee guida per il futuro. "Le parti – si legge nell’intesa – concordano che lo sviluppo del territorio di Scandicci debba rafforzarsi: col consolidamento del polo industriale e formativo per i giovani; con politiche tese alla creazione di nuove opportunità di lavoro, attraverso il potenziamento dei corsi organizzati dai soggetti destinati alla formazione professionale, partecipati dal comune di Scandicci; col potenziamento e il miglioramento dei servizi per le persone in situazioni di fragilità, prevedendo nell’immediato futuro, per anziani attivi, la costituzione di una comunità residenziale con spazi per una vita in comune e con servizi a sostegno della loro autonomia".
Comune e sindacati hanno lanciato una nuova stoccata contro i ritardi nella realizzazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Torregalli: "Le organizzazioni sindacali visto il protrarsi delle fasi progettuali per quanto riguarda il nuovo pronto soccorso, del costituendo pronto soccorso pediatrico e del ripristino del reparto di emodinamica, chiedono all’amministrazione comunale un incontro entro maggio con tutte le parti interessate al fine di fare chiarezza sui tempi di costruzione delle strutture".
Fabrizio Morviducci