
Amore e guerra, tragedia e speranza a Dachau. È questo il tema di ‘Bent’, lo spettacolo di Marti Sherman che...
Amore e guerra, tragedia e speranza a Dachau. È questo il tema di ‘Bent’, lo spettacolo di Marti Sherman che stasera alle 20,45 e domani alle 16,45 è in scena al Teatro Lumière a 80 dalla liberazione di Auschwitz. La storia è quella di Max, un giovane omosessuale che nella Germania nazista viene arrestato insieme al compagno, per poi essere trasferito nel campo di concentramento vicino Monaco di Baviera. Qui dovrà negare se stesso, fino a quando non troverà un altro prigioniero a cui affidare i propri sentimenti. Una pièce, andata in scena per la prima volta nel 1979 al London’s Royal Court Theatre, che racconta l’amore nel contesto disumano per eccellenza e che tratteggia l’esistenza dei triangoli rosa, gli internati omosessuali, la cui storia è stata per troppo tempo taciuta. Una rappresentazione che si avvale della regia di Riccardo Giannini e delle interpretazioni degli attori Luca Ferrante (noto agli spettatori del piccolo schermo per ‘Il paradiso delle signore’) e Michele Lombardi e che mostra la realtà cruda dei campi nazisti. Non mancheranno, tuttavia, momenti di tagliente ironia, capaci di emozionare. Un ricordo per il Giorno della Memoria che vuole finalmente ampliare lo sguardo anche a quelle minoranze che per molto tempo sono state considerate categorie minoritarie e che oggi trovano un valido spazio di racconto. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a [email protected].
Lorenzo Ottanelli